sabato 9 gennaio 2016

Infinanziabili!

desperate teacher

La femminilità della povertà pubblica
- di Robert Kurz -

Nell'opposizione fra privacy borghese e pubblicità borghese si evidenzia come il capitalismo sia una contraddizione in sé a tutti i livelli; non solo sul piano dell'ideologia ma anche su quello della riproduzione materiale. Se da un lato, la socializzazione e la scientificizzazione esigono un aggregato sempre più grande di servizi pubblici, dall'altro lato tutto questo appare essere un ostacolo all'obiettivo stesso della creazione privata di plusvalore. Le infrastrutture pubbliche non rappresentano una parte autonoma della riproduizione sociale, ma hanno bisogno di essere alimentate dall'accumulazione reale. Nella terza rivoluzione industriale, è maturato anche questo aspetto della "contraddizione tra le forze produttive e le relazioni di produzione" (Marx). La povertà pubblica, relativa rispetto alla ricchezza privata, minaccia di diventare assoluta. Nella stessa misura in cui accumulazione reale ed investimento reale si prosciugano, il capitale si rifugia nella super-struttura finanziaria e diventa nichilista nei confronti dei servizi pubblici, sebbene questi facciano parte delle condizioni della sua esistenza stessa.

L'amministrazione della crisi non risolve una tale contraddizione, la esegue solamente. Le sovrastrutture vengono via via smantellate per mancanza di "sostenibilità finanziaria"; in particolare nei settori dell'educazione, della cultura, della sanità e dell'assistenza, che hanno diritto ad esistere solo in quanto sottoprodotto di lusso di una valorizzazione da conseguire, che ora è insufficiente. Un momento di questo sistematico progetto di smantellamento consiste nella squalificazione dei servizi pubblici. Le amministrazioni degli enti pubblici si riempiono sempre più di dipendenti a basso costo, i cosiddetti one-euro jobs, che vengono reclutati dalle amministrazioni locali che impongono loro obblighi coercitivi. Le vittime dell'Hartz-IV, formati in maniera sommaria o del tutto privi di qualifiche, entrano al posto degli impiegati più qualificati. Quel che era cominciato nei settori che si occupavano degli asili nido, dell'assistenza ai disabili, del supporto agli anziani ed ai malati, ora si estende a tutto il settore dell'istruzione. E' evidente che in futuro la mancanza di insegnanti verrà gestita nello stesso modo: gli insegnanti qualificati verranno limitati alle "scuole di élite", mentre nel declassato sistema scolastico pubblico verranno impiegati sempre più "insegnanti scalzi e ignudi" dequalificati e a buon mercato.

Questa dequalificazione ha essenzialmente a che vedere con la relazione borghese fra i sessi. Negli ultimi decenni, nei paesi occidentali, le donne sono state equiparate agli uomini, a livello accademico, e sono perfino arrivate ad essere una quota più elevata. Ma l'attività professionale delle donne si concentra in maniera sproporzionata proprio in quei settori pubblici che ora vengono degradati. Ne deriva il fatto che sono in maggioranza donne quelle che patiscono una svalorizzazione delle proprie qualifiche nell'insegnamento, nella sanità e nell'assistenza. D'altro canto, questi posti sono occupati da un numero elevato e sproporzionato di impiegati a basso costo, donne. In quanto sono proprio le ragazze madri quelle che in seguito all'Hartz-IV vengono coaptate con particolare durezza e reclutate in maniera coercitiva per attività pubbliche "infinanziabili". Durante il giorno, devono lasciare i propri figli in istituti dove per lo più lavorano migranti dell'Europa dell'Est, pagati ancora peggio. E' perfettamente evidente: la crisi dei servizi pubblici viene risolta a spese delle donne. La povertà privata è in maniera predominante femminile, è questo quello che venne detto ai tempi dell'inizio dello smantellamento sociale, al momento della constatazione della desolata condizione sociale delle ragazze madri e delle pensionate. Ora viene fatto un ulteriore passo avanti: anche la povertà pubblica è femminile in maniera predominante. Il discorso postmoderno circa la fine del patriarcato si rivela una pura menzogna.

- Robert Kurz - Pubblicato su  Neues Deutschland, 25.11.2005 -

fonte: EXIT!

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