domenica 23 giugno 2013

Lavoro e Prostituzione

cammina

"Finché esiste un'apparenza storica, essa albergherà nella natura come suo ultimo refugium. La merce, che è l'ultimo specchio ustorio dell'apparenza storica, celebra il suo trionfo nel fatto che la natura stessa assume un carattere di merce. E' questa apparenza di merce della natura che s'incarna nella prostituta. Si dice che il denaro «il denaro rende sensuali», e questa formula definisce a sua volta, a grandi tratti, uno stato di cose che va molto al di là della prostituzione. Sotto il dominio del feticismo delle merci, il sex-appeal della donna si tinge più o meno intensamente dei colori del richiamo della merce. Non per nulla i rapporti della protettore con la sua donna, in quanto «cosa» da lui venduta al mercato, hanno intensamente stimolato  la fantasia sessuale della borghesia. La pubblicità moderna rivela per un altro verso quanto il potere di seduzione della femmina e quello della merce possano confondersi l'uno con l'altro: la sessualità, che un tempo - sul piano sociale - era mobilitata dalla fantasia del futuro delle forze produttive, viene oramai stimolata solo da quella della potenza del capitale"

"Nella forma assunta dalla prostituzione nelle grandi città, la donna appare non solo come merce, ma, in senso stretto, come articolo di massa. A ciò allude il mascheramento dell'espressione individuale, operato dal maquillage a favore di un'espressione professionale."

"La prostituzione può avanzare la pretesa di valere come «lavoro» nell'istante in cui il lavoro diventa prostituzione. La lorette è in effetti la prima che operi una rinuncia radicale al travestimento di amante, facendosi già pagare per il tempo occupato. Di qui a quelle che esigono il proprio «stipendio» il passo è breve."

"La prostituta non vende la sua forza-lavoro; il suo mestiere implica però la finzione ch'essa venda la sua capacità di godimento. Essendo questa l'estrema dilatazione di cui è passibile l'estensione della merce, la prostituta è stata da sempre una precorritrice dell'economia mercantile. Ma proprio perché in passato il carattere non era ancora del tutto sviluppato, non era necessario che questo lato risaltasse in lei in modo tanto vivido come accadde in seguito. In effetti, la prostituzione medievale non rivela, per esempio, quella volgare spudoratezza che nell'Ottocento divenne la regola."

- Walter Benjamin -

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