martedì 15 maggio 2007

Buttare via il bambino con l'acqua sporca!



Una frase sicuramente "sessantottina", quella posta a titolo! Niente di meglio per sintetizzare quello che mi passa per la testa, dopo aver letto la seconda parte dell'introduzione di Marco Philopat al libro di Bertante, "Contro il '68". E poteva dirlo subito, Philopat, che per lui il problema era "Lotta Continua" e la sua parabola! Curioso, però, che tale parabola, Philopat, pretenda di farla risalire solo a partire dal 1975, quando avrebbe rallentato la sua "spinta creativa", inesorabilmente, fino allo stop del 1976. Parole di Philopat. Ma credo che siano parole piùcchealtro ... generazionali. FORSE chi non c'era, non può ricordarsi che la spinta creativa cessò ben prima, ai tempi di "liberare tutti". E lo voglio sottolineare quel forse! Perché, a mio avviso, sta proprio là, la questione. Nel fatto che solo chi c'era sembra dover poter ricordare. No, non credo che funzioni così. Non ho bisogno di esserci stato per ricordarmi che lo stop definitivo del partito comunista italiano è avvenuto nel 1926, a fronte di una fine precedente della "spinta creativa". Non so, Philopat parla del 1977 - e di come, in quell'occasione, sia stato ucciso il padre (pci), e poi - a sugello - continua a citare e ri-citare il risibile libro dell'Annunziata! Come mi diceva, sabato, Salvatore Ricciardi, l'Annunziata ha scritto un libro su quando, da ragazzina, tirava sassi. Tutti i ragazzini hanno tirato sassi. E se tutti i ragazzini ci dovessero scrivere un libro.....
Ah, dimenticavo, mi ricordo anche del fatto che Mussolini proveniva dalle file del socialismo rivoluzionario, e alle stesse file fasciste approdarono molti (assai di più, in proporzione, dello sparuto drappello ex-sessantottino che ci "allieta le serate televisive"), molti socialisti, molti sindacalisti, anche molti anarchici. Non mi pare che i "nostri" padri la facessero così ... pallottolosa!

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