giovedì 22 dicembre 2011

Spiagge

rosa

Durante la guerra civile spagnola, la cubana Rosa Pastora Lecler fondò, sulla spiaggia catalana di Sitges, una casa destinata ad accogliere e ad educare i bambini spagnoli rimasti orfani a causa della guerra civile.
Rosa aveva già fatto una bella carriera nell'insegnamento, quando partì per la Spagna insieme a molti suoi compatrioti, in solidarietà con i repubblicani spagnoli.
Aveva iniziato, da adolescente, nella sua provincia natale di Matanzas come maestra, in una piccola scuola di una colonia di uno zuccherificio cubano. Aveva anche cominciato ad insegnare ai lavoratori analfabeti.
Si trovava in America, per organizzare il trasferimento in Spagna di vestiti, cibo e medicine, quando apprese della caduta della Repubblica. La sua prima preoccupazione fu per i bambini, per i quali aveva organizzato  una casa di accoglienza a L'Avana, ma non riuscì a farli arrivare.
Tornata a Cuba, nel 1955, la casa divenne un centro di cospirazione contro la dittatura di Fulgencio Batista fino alla la vittoria del gennaio 1959.
Si dice che il comandante Camilo Cienfuegos andò a visitarla, per offrirle in premio per il suo impegno come insegnante e combattente, un incarico nella rivoluzione. Rosa rispose: "Questa rivoluzione l'hanno fatta i giovani, e sono i giovani che devono continuarla".

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