venerdì 4 marzo 2011

rivoluzioni e definizioni

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Marx scrive: "Il comunismo non è per noi uno stato di cose che deve essere instaurato, un ideale al quale la realtà deve adeguarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato presente delle cose. Le condizioni di questo movimento  sono il risultato dei presupposti ora esistenti". Anche Engels scrive: " Il comunismo non è una dottrina ma un movimento;. essa non procede da dei principi ma dai fatti. I comunisti non si basano su questa o quella filosofia come punto di partenza, ma sull'intero corso della storia precedente e specificamente sui suoi attuali effetti nei paesi civilizzati, al tempo presente .... Comunismo, nella misura in cui è una teoria, è l'espressione teoretica della posizione del proletariato in questa lotta e la somma teoretica delle condizioni per la liberazione del proletariato."
Naturalmente il semplice fatto che il comunismo non sia un ideale da realizzare o un insieme di principi, ma un movimento reale, è così ovvio che può sembrare strano enfatizzarlo. Gli anarchici hanno da tempo capito questo, il gruppo Dyelo Truda scrive: "L'anarchismo non è una bella fantasia, un'astratta nozione filosofica, ma un movimento sociale delle masse lavoratrici."
Ma qual è il 'movimento reale che abolisce lo stato presente delle cose'? La risposta, naturalmente, è la lotta di classe.

operaia

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