C'era una volta un paese dove l'insalata russa si chiamava "insalata imperiale", dove le montagne russe si chiamavano "montagne svizzere", i deputati si chiamavano procuratori, il primo maggio si celebrava la festa di San Giuseppe Artesano e i giornali avevano aggiunto "spagnolo", alla testata, affinché nessuno mettesse in dubbio la loro adesione al regime.
"Quando ridevamo per la paura", è il libro appena uscito in Spagna, in cui lo storico Gabriel Cardona recupera la memoria del "lato umoristico" dei 40 anni grigi e feroci della dittatura franchista, attraverso eventi, programmi satirici e film comici di quel periodo. E così ci offre un quadro da cui emerge sia la mancanza di senso dell'umorismo del regime che la voglia di ridere di un popolo che soffre la miseria economica del dopo-guerra e la miseria morale della classe che lo governa.
"Il Caudillo è uno di quei doni che la Provvidenza fa, ogni tre o quattro secoli, ad un popolo, per ricompensarlo dei sacrifici che esso ha fatto per Dio", una frase detta da qualcuno che non aveva alcuna voglia di ridere. Pronunciata, con la solennità del caso, da un primo ministro, Luis Carrero Blanco, che ascese al cielo nel 1973.
Cardona, nel suo libro, racconta la necessità da parte della gente di condannare la stupidità e la brutalità dei tempi del franchismo, insieme alla voglia di evadere dalle difficoltà e dalle angosce. Ma anche di far politica per mezzo dell'umorismo. I messaggi sovversivi, veicolati dalle barzellette , e alla fine delle risate si avvertiva di non raccontarle fuori di casa!
Francisco Franco aveva cercato di trasformare la Spagna in un posto metà caserma e metà sagrestia. Non si può comprendere quel periodo senza ricordare la complicità attiva della chiesa, quel fondamentalismo che porta il gesuita Angelo Ayala a tuonare, senza nessun umorismo: "Il cinema è la più grande calamità che ha colpito il mondo, dai tempi di Adamo. Più grande del diluvio universale, più grande della guerra mondiale e della bomba atomica.".
Cardona, per far meglio comprendere, infarcisce il libro di pubblicità del tempo, di barzellette, di canzoni e dialoghi rubati da riunioni e feste, estratti da giornali, riviste e trasmissioni radiofoniche. E' allegato anche un DVD di 44 minuti di frammenti di pellicole, notiziari e programmi televisivi.
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