Nel 1937, James Neugass, poeta e romanziere elogiato dal New York Times, si unì ad altri 2.800 altri giovani americani appassionati giovani per raggiungere la Spagna come parte della Brigata Abraham Lincoln, un improbabile mix di artisti, giornalisti, operai e intellettuali uniti nella loro volontà di combattere il fascismo europeo.
Nonostante le voci persistenti nel corso degli anni che Neugass avesse scritto un libro di memorie, il manoscritto di "War Is Beautiful", una cronaca sfumata e profondamente poetica del suo servizio come autista di ambulanza, non era mai venuto alla luce per sessanta anni, finché un libraio non lo ha rinvenuto tra le carte, in una casa del New England, una volta occupata dal critico radicale ed editore Max Eastman. Il memoriale combina i resoconti dei frenetici guizzi sul campo di battaglia per raccogliere i feriti, con il racconto elegiaco dei giorni passati in allerta, regalando tutta una serie di sguardi acuti e sempre differenti sulle città spagnole, nel trascorrere della più difficile delle attività in tempo di guerra: in attesa.
I ricordi di Neugass, scritti in forma di diario, risuonano al ritmo casuale della guerra, passano dalla noia al trionfo effimero, al terrore. Brevi, vivide descrizioni della vita quotidiana, come quando parla di un piatto di baccalà immangiabile ("sa di pellame greggio imbevuto di colla e poi cotto in olio di macchina"), si intrecciano inestricabilmente alle descrizioni poco sentimentali dei soldati feriti. "Un cecchino ha beccato Fred Mowbray di New Orleans alla base
della colonna vertebrale", scrive. "Paralizzato dalla vita in giù, l'urina gli si deposita nei reni, richiedeva di essere cateterizzato .... Pregava per la morfina, che non poteva essergli somministrata. Piangeva tanto più pietosamente dacché non era in delirio, Fred è stato evacuato questa mattina. Sento che per i casi di spina dorsale, prima o poi, tutti muoiono." Neugass riesce a suonare, a volte, come un Raymond Chandler stanco del mondo. "La carnagione color argilla della morte è internazionale", scrive. "Che cosa possiamo fare? Andare
la fuori e fare più morti».
Ha dimestichezza con lo spagnolo e conosce la Spagna già dai suoi viaggi di prima della guerra; così Neugass è periodicamente in grado di scivolare fuori dalla sua pelle americana e rubare una prospettiva locale del conflitto. Durante una breve tregua a Mezquita, un piccolo paese nei pressi del fronte d'Aragona, viene invitato da una povera famiglia di dodici persone per la cena.
"Mi invitarono a mangiare", scrive. "Quando vidi la dimensione del recipiente di terracotta nel camino, riposi che avevo già cenato .... La madre alzò il coccio dal camino e ne svuotò una massa fumante di patate." Insistettero che condividessi il loro cibo : tredici persone intorno ad un solo piatto. Quando finimmo le patate, il pasto era finito."
Dopo cena, Neugass intervista il padre di famiglia, un contadino senza terra. Chiede all'uomo a che partito politico di appartenga. "Revolutionario soia, como todos", risponde. Insistendo, Neugass chiede di nuovo a che partito appartenga. "De los matafascistas .... Io credo nel partito ammazza-fascisti", risponde l'uomo. "Ma che partito è?" chiede Neugass. "Questo è ogni partito politico", risponde l'uomo. "Che cos'è il comunismo?" domanda Neugass, cambiando tattica. L'uomo risponde esitante: "Io non lo so ... significa, significa ... trattori! ... E gli altri partiti anche ... il comunismo, il socialismo, l'anarchismo ... tutto questo significa ... macchine per la terra! "
Pubblicato ora per la prima volta, solo in inglese, "La guerra è bella" si ritaglia un suo posto accanto alle opere di George Orwell e di H.E. Kaminski, col suo reportage trascendente sulla vita in tempo di guerra. Nell'edizione sono state incluse alcune delle foto scattate da Neugass mentre era in Spagna.
Nato a New Orleans, James Neugass frequentò Yale, Harvard e Oxford e lavorò come recensore di libri, venditore di scarpe, assistente sociale, e maestro di scherma prima della spedizione verso la Spagna. Il suo unico romanzo "La pioggia di cenere" venne accettato per la pubblicazione poco prima della sua morte, nel 1949, per un attacco di cuore mentre si trovava nella stazione della metropolitana di Sheridan Square
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