lunedì 28 dicembre 2009

Trovatelo!



Ci sarà un motivo, senza dubbio, e forse anche un senso, ma fatto sta che, in questo finire del 2009, sono in grado di stabilire che il miglior cinema in circolazione condivide un paio di caratteristiche assolutamente ineludibili che riguardano il suo essere "di genere" e di non venire distribuito sul mercato italiano. Ovviamente l'eccezione a quest'ultimo punto attiene al fatto che, quando vengono distribuiti, vengono distribuiti male!
Detta questa cosa, assolutamente opinabile, non posso esimermi dal considerare che in almeno due casi che mi hanno fatto gridare "al capolavoro" (uno è stato "Moon"), la pellicola appare sviluppata a partire da uno script quasi teatrale. Il chiuso di una base lunare, oppure - come in questo caso - un pub, anzi i bagni maschili di un pub inglese!
Fin dal titolo, questo "Frequently Asked Questions about Time Travel" di Gareth Carrivick poteva sembrare una delle solite puttanate, giocata, com'è, sullo sfruttamento di quella che viene definita sottocultura, fra il doctor Who e Star Trek, passando per Ritorno al Futuro e per i morti viventi di Romero, e invece ...
Giocato fra ironia e conoscenza, il film si rivela una macchina perfetta inanellando una serie di momenti godibilissimi, senza un solo attimo di stanchezza. Citazioni e divertimento, fino alla conclusione che omaggia una serie tv, Sliders, forse troppo trascurata e sottovalutata. Lasciandoci a sperare in un sequel (del resto, come viene detto nel film) mica tutti i seguiti sono da buttare!). E poi, forse, lo sceneggiatore Jamie Matheson ("condannato" a scrivere, fin dal suo cognome), ha trovato in un pub, su un tavolo, un foglio strappato con qualcosa annotato dietro ...

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