Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
mercoledì 23 dicembre 2009
Ancora quelle benedette maletas!
Ancora Agustì Centelles e ancora quelle sue foto che si trascinò dietro, dentro quella valigia. Questa, in particolare. E' come un mondo, un libro da leggere, un quadro da contemplare, una canzone da cantare.
L'uomo sulla destra indossa una divisa (probabilmente quella della Guardia Civil, mi vien da dire) ed ha un fucile che non stringe. La faccia sembra voler accennare un sorriso, ma c'è come un'ombra di pudore che non riesce a diventare vergogna, però. La sua mano destra disegna un gesto accennato a mezz'aria. Forse sta spiegando qualcosa, quasi come parlasse a sé stesso. Intorno, tutt'intorno a lui, le facce assai simili alla sua del popolo spagnolo in armi. Chi sorride di aperta approvazione, chi sembra volergli guardare dentro - la mano sulla spalla - a cercare di capirlo. Altre mani, sembrano domandare. L'uomo, accanto a lui è tranquillo, il fucile ben stretto nella sinistra, qualcosa nella destra come a porgerla. Insieme alla fiducia e all'appartenenza di classe.
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