E' a partire dagli anni settanta, durante e dopo la depressione del 1873-77 e in seguito al grande sciopero del 1877 nelle ferrovie e dopo la vittoria indiana del Little Big Horn, e nella fase di restituzione del Sud a quella "plantocrazia" che era stata sconfitta nella guerra civile; è a partire da tutto questo che la stampa delle città dell'Est fissa "l'analogia fra l'identità di classe dei bianchi proletari e l'identità razziale dei nativi americani (definiti "selvaggi").
In occasione degli scioperi industriali del 1877, le "guerre indiane", la "guerra razziale" e la "guerra di classe" vengono evocate sempre insieme, fino a fondersi nei resoconti e negli editoriali dei giornali. L'estrema difesa e la fine di Custer nella battaglia del Little Big Horn (il cosiddetto "Last Stand", immortalato nel giro di qualche anno in tutti i Wild West Show e in migliaia di quadri e racconti), avvenuta l'anno precedente, viene assunta a metafora della minaccia incombente sulla civiltà anglosassone in quanto tale, "assediata anche nelle metropoli dalle orde barbariche degli immigrati".
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