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mercoledì 7 gennaio 2009
politica & rock
Si fa ancora un gran parlare di situazionismo e di società dello spettacolo, di Debord e di Vaneigem. Quella che oramai sembra unanimamente considerata come "l'ultima delle avanguardie storiche" assomiglia sempre più ad una sorta di reperto, più estetico che politico, con l'effetto di far passare in secondo piano quella che era l'urgenza con cui "i situazionisti" si proponevano di "trasformare la vita".
Negli anni settanta, in Inghilterra, si sviluppò una corrente critica che ritenne di dover usare le intuizioni di Debord e soci come un manuale da mettere in pratica, subito e con ogni mezzo necessario.
L'Angry Brigade, armi alla mano, cercò di allontanarsi dal settarismo disciplinato del nucleo situazionista francese, innescando la miccia del rock dentro la dinamite del pensiero di Marx e Lukacs. Ogni impresa veniva accompagnata da una cartina dettagliata che ne mostrava le coordinate urbane. La più eclatante fu quella che realizzò un attentato dinamitardo alla boutique alternativa Biba's, nel 1971. Il comunicato di rivendicazione si apriva con uno splendido detournament di un verso di Bob Dylan.
"If you're not busy being born, you're busy buying" ("se non sei impegnato a nascere, sei impegnato a comprare").
L'originale dylaniano, da "It's alright ma''" recitava "chi non è occupato a nascere è occupato a morire".
Nella Londra del periodo esisteva anche un nucleo propriamente situazionista, una sezione dell'I.S. capeggiata da Timothy Clark. L'intera sezione venne ben presto espulsa da Debord. Dalle sue ceneri, però, nacque il gruppo di King Mob, in cui militò anche Malcom McLaren, futuro manager dei Sex Pistols.
L'esperienza di King Mob divenne famosa per la realizzazione del potlatch natalizio che vide uno di quel gruppo, travestito da Babbo Natale, distribuire ai bambini giocattoli in un grande magazzino, sottratti allo stesso . Finché non intervenne la polizia che si vide costretta ad arrestare Babbo Natale davanti ad un folta platea infantile.
L'idea originale, però, era stata partorita oltre-oceano da un ennesimo nucleo operante al crocevia fra "piccola delinquenza", rock e politica.
Black Mask & Up Against The Wall Motherfucker.
Ron Hahne, Ben Morea e il gruppo di Black Mask, dapprima propaggine americana dell'Internazionale Situazionista, poi vittime dell'enesima purga compiuta da Debord. All'inizio proponevano happenning in polemica con l'arte ufficiale, poi la loro politica si avvicinerà sempre più a quella delle frange estreme del Black Power. "Black Mask" cambierà nome e diventerà "Up against the wall motherfuckers", ovvero, più o meno, "tutti contro il muro, figli di puttana!"
Mutuato da una frase di Leroi Jones che vale la pena di citare per intero:
"Tutti i negozi del centro si apriranno per te, se dirai le parole magiche. Le parole magiche sono: Tutti contro il muro figli di puttana, questa è una rapina!"
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