venerdì 4 settembre 2015

Salvati dalla famiglia!

Janssen_Porträt

Economia familiare
- di Robert Kurz -

Quando la crisi sociale si aggrava, gli ideologhi amano rifugiarsi nella biologia. Ed ecco che il dibattito sulla crisi tedesca scopre di nuovo i legami personali di sangue. Quello che la classe media allo sbando vorrebbe è farsi una grande famiglia alla Thomas Mann, in una "nuova condizione borghese", per simulare una pienezza in una sorta di "Biedermeier" (N.d.T.: movimento culturale affermativo piccolo borghese in Germania ed in Austria, fra il 1820 ed il 1840) di crisi. Ma questo programma non funziona. E' rivelatore, in questo, il fatto che Frank Schirrmacher, autore conservatore di best seller, invochi, al di sopra di tutto, le virtù femminili come programma di salvataggio dalla catastrofe sociale. Non si invoca il grande leader intellettuale proveniente dalla borghesia colta, e neppure il pilastro della famiglia patriarcale tradizionale, bensì il lavoro amoroso e l'auto-sacrificio materno illimitato, che deve andare a sostituire lo Stato sociale al collasso. La propaganda di un nuovo idillio familiare pretende di gettare il peso della crisi sulle spalle delle donne, dal momento che non possono comprarle al prezzo dello loro ipocrita glorificazione in quanto vero sesso forte.

Innanzitutto è falso l'argomento per cui l'aumento delle nascite potrebbe tirare fuori dal fango il carretto della previdenza sociale. Quello che si otterrebbe, in realtà, sarebbe il lasciar rapidamente morire la responsabilità sociale verso i vecchi, i quali in passato hanno sostenuto il processo di valorizzazione ancora con successo, che ora fanno valere il loro diritto alla pensione. E' in tale direzione che punta l'aumento dell'età pensionabile, già portata a 67 anni e che nel più breve tempo possibile dovrà arrivare ad un'età superiore, insieme all'assistenza medica di seconda classe. Le giovani famiglie con molti figli devono sperare nell'assistenza sociale, invece di minacciare di diventare un eccesso di pensionati non finanziabili. Ma i bambini che vengono al mondo oggi, cresceranno in un futuro programmato fatto di disoccupazione e di bassi salari. Le storie lavorative dei loro potenziali genitori sono già precarie. La crisi dei mercati del lavoro e la crisi della sicurezza sociale si condizionano a vicenda. E la tendenza alla svalorizzazione della forza lavoro ha già toccato da molto tempo anche i settori qualificati. Per cui, sotto il diktat della capacità di finanziamento capitalista, molti bambini di oggi non potranno avere domani la pensione e l'assistenza sanitaria dei loro genitori.

I nuovi ideologhi della famiglia raccontano che a breve chi sarà il pericolo di un crudele conflitto generazionale, in quanto i giovani, che sono sempre meno, già non vogliono più sostenere finanziariamente il numero sempre più crescente dei vecchi. In realtà, con le generazioni attuali avviene esattamente l'opposto: molti giovani adulti non hanno già più alcuna prospettiva professionale, vanno in giro a fare stage non retribuiti per ditte individuali o sperano nell'Hartz-IV (N.d.T.: indennità di disoccupazione) e continuano a dipendere dalla famiglia, rimanendo a vivere nel nido dei loro genitori. Così, il divario sociale è minore fra chi riesce, o meno, ad avere successo in una qualche carriera, e chi riceve o spera di ricevere, o  meno, un'eredità in denaro o in beni, rimanenza dei vecchi tempi che se ne sono andati. Ma un giorno questa riserva si esaurirà. Allora, ai nonni, ai genitori ed ai figli rimarrà da amministrare soltanto la loro comune povertà. In tali condizioni di futuro, non è assolutamente razionale, ma è semmai un segnale della perdita del senso della realtà, pretendere che le giovani coppie sfuggano alla mancanza di prospettiva sociale proprio "facendo figli". Quello che è all'ordine del giorno non è la costruzione del nido stile nuovo Biedermeier, ma la critica radicale delle relazioni borghesi di produzione e delle relazioni borghesi fra i sessi.

- Robert Kurz - Pubblicato su Neues Deutschland del 7 luglio 2006 -

fonte: EXIT!

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