giovedì 13 luglio 2017

Amburgo

Amburgo

Critica degli avvenimenti di Amburgo
- Movimento Autonomo Rivoluzionario -

È necessario riaprire il vecchio dibattito sulla pertinenza politica dei contro-vertici? Vale a dire, giocare lo spettacolo della rivolta atteso da tutti i media borghesi internazionali, gettarsi in bocca ai lupi polizieschi la cui potenza viene di conseguenza ottimizzata, spostarsi per qualche giorno per un momento di conflittualità intensa mentre la rete di militanti locali subirà di conseguenza il famoso contesto iper-repressivo post-vertice; l'inutilità, e perfino la vanità, di "bloccare" un vertice internazionale, ecc..
A quelli che opporranno gli argomenti seguenti: rifiutare il ricatto del controllo militare-poliziesco temporaneo di una città, rifiutare di lasciare che i potenti capi di Stato capitalisti si riuniscano per dividersi il mondo e decidere della nostra vita nell'indifferenza e in assenza di ogni conflittualità ed intervento politico, rifiutando di lasciar parlare le organizzazioni socialdemocratiche in nome di tutti, rompere la pacificazione armata, incontrare altre organizzazioni e condividere la realtà militante locale, ecc.. Inoltre, questo dibattito, prodotto dalla parentesi "anti-globalizzazione" che non verrà certamente riaperta con gli avvenimenti di Amburgo - dopo molti anni, il primo vertice e contro-vertice internazionale che si è svolto nel cuore di un centro urbano europeo (compreso il vertice della Nato a Strasburgo nell'aprile del 1919) - dovrebbe solo essere proseguito?

Noi preferiremmo piuttosto concentrare le nostre osservazioni sul contro-G20 di Amburgo (dal 2 al 9 luglio 2017), al fine di ridimensionare le frasi entusiaste espresse in diversi testi e testimonianze, in particolare quelle di lavorative.info [ https://larotative.info/g20-a-hambourg-la-police-a-ete-2327.html ]. La polizia è stata realmente "battuta"? Che significa "battere" la polizia?

Se la sommossa ha incendiato per diverse ore della sera di venerdì 7 luglio le strade del quartiere di Schanze (dove si trova il centro autonomo della Rote Flora), riuscendo a mantenere a distanza la polizia, c'è da dire che il centro borghese della città commerciale e bancaria di Amburgo non ha subito un graffio. Certo, l'intensità della rivolta che è durata fino a tarda notte in una zona relativamente vasta del quartiere conserva la sua forza sovversiva: al di là della migliaia di autonomi che hanno retto al confronto faccia a faccia con la polizia, c'è stata una buona parte della popolazione del quartiere che è scesa in strada per sostenere, di fatto, la sua riappropriazione del quartiere stesso. Gioia e risate sono state condivise nel corso dei saccheggi dei supermercati e dell'erezione di decine di barricate date alle fiamme. Se la polizia è riuscita alla fine a riprendere la strada, appoggiata dalle forze speciali (militari) armate di fucili mitragliatori, è innegabile che non ha potuto impedire questa riappropriazione selvaggia e solidale avvenuta durante la serata.

Ad ogni modo, la polizia è stata battuta? Dopo tutto, non è forse riuscita a proteggere i quartieri borghesi e bancari? Il fuoco che ha divorato il quartiere povero e periferico di Altona all'alba del 7 luglio non è forse la prova della nostra incapacità a rompere la pace capitalista nel cuore stesso della città? Inoltre, il fallito tentativo della manifestazione di ieri (giovedì 6 luglio) "Welcome to Hell", impedito dalla polizia prima ancora di poter anche solo iniziare a dirigersi verso l'ipercentro commerciale, ha incontestabilmente evidenziato la nostra incapacità di bucare il dispositivo poliziesco. Si deve parlare di questa manifestazione del 6 luglio: 20.000 persone, di cui una testa del corteo formata di "black bloc" di diverse migliaia di persone, si sono letteralmente lasciati circondare da centinaia di poliziotti sostenuti dai loro blindati e cannoni ad acqua. Il loro attacco a sorpresa alle spalle del blocco ha creato una situazione di panico su tutto il corteo nero che si è disaggregato in maniera caotica, permettendo alla polizia di irrompere dappertutto e simultaneamente, causando numerosi feriti, alcuni gravi. Per istinto di sopravvivenza, tutti sono riversati sui moli, braccati dalla polizia che non dava tregua. Una disfatta cocente per i militanti e per le militanti e una vittoria totale per la polizia. Se il rapporto di forza si è alla fine consolidato, la sera di venerdì 7 luglio, questo è tuttavia avvenuto in maniera separata nel "nostro" quartiere, intorno alla Rote Flora. Infine, la caccia svolta dalla polizia la sera del sabato 8 luglio, che è proseguita per tutta la notte fino alla domenica, ha dimostrato la loro forza.

Alla fine, la polizia ha svolto alla perfezione il ruolo che le era stato assegnato. Non riuscendo a fare uso della "forza bruta" come in Francia, ha raggiunto le sue punte massime in termini di logistica (minimo impiego delle armi, dispiegamento controllato, controlli sistematici, efficacia nell'identificazione, ecc.) che fornisce una visione panoramica delle nuove forme repressive a venire, in grado di minare le dinamiche sovversive ancora prima che esse vengano espresse.

Ciò detto, l'aspetto positivo da conservare degli avvenimenti di Amburgo non deve tuttavia essere controbilanciato da tutto ciò che è stato detto. Non significa metterlo sullo stesso piano in quanto contiene un potenziale che da solo basta a sé stesso. In particolare si ricorda la solidarietà effettiva di una larga parte della popolazione soprattutto in seguito ai ripetuti attacchi della polizia contro gli accampamenti dei contestatori: le chiese aprono le loro porte, così fanno anche gli squat ed i luoghi militanti (bar, Stadio del FCSP...), di modo che numerosi abitanti, come quelli del quartiere "alternativo" di St.Pauli; il teatro vicino alla stazione è stato occupato. Infine, esiste una relativa coesione pratica da parte degli autonomi.

Tutto questo per ridimensionare alcuni testi che girano in rete, per allargare il dibattito e rafforzare la nostra intelligenza collettiva. Qui non è questione di enunciare una critica "assoluta" che neghi ogni efficacia a ciò che è avvenuto ad Amburgo, ma, al contrario, questo testo si propone di delinearne un'accentuazione costruttiva.

Solidarietà con i militanti detenuti.

- Movimento Autonomo Rivoluzionario - Pubblicato l'11 luglio 2017 su Mouvement Autonome Revolutionnaire -

fonte: Mouvement Autonome Revolutionnaire

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao in Germania ci vado spesso. Vorrei dirti cosa ho visto al g20: il quartiere dove sta il Rote Flora si è trasformato in una zona liberata dove i giganteschi robocops non entravano; c'erano almeno una decina di barricate in fiamme a chiudere le entrate del quartiere, gli abitanti mettevano gli stereo sulla finestra con musica a palla, si giocava a pallone, c'erano coppiette che si appartavano a fare sesso, riappropriazioni di cibo bevande e superalcolici o distruzione di cell computer suv anche che passavano sui viali intorno a Schanze, immobiliari banche poi dopo essersi rifocillati qualcuno partiva con il solito A!Anti!Anticapitalist! e si caricava gli sbirri; dalle 19 alle 5 del mattino tra ven e sab; avrai visto i celerini nello skate park inseguiti con bocce bomboni sassi e lanciarazzi che rotolavano perchè appesantiti da armatura; addirittura prima un puntatore laser ha semibruciato la retina al navigatore di un elicops e poi un altro che sorvolava da troppo tempo il campeggio del volkspark è stato quasi colpito da razzi; gli altri giorni diversamente da quel che dici i ricchi dei quartieri bene son stati svegliati all’alba da migliaia di anarchici divisi in gruppetti di affinità che distruggevano le ricche stradine del centro e venerdì all'alba è stato bloccato insieme agli operai che si sono uniti a pugno chiuso cantando l'internazionale il maggior porto d'europa e la sua logistica. Addirittura da Berlino sono arrivati gli equivalenti dei nocs che ogni tanto ti vedevi un puntino rosso addosso ma pure loro, a fronte di gruppetti in jeans e felpa mentre loro super appesantiti da equipaggiamento nn ci capivano un cazzo..il sindaco è apparso in tv quasi piangendo x dire che nn garantiva il g 20 e parlando coi compa tedeschi x loro è stato un successo rispetto pace sociale ultimi anni; dopo l'8 iniziano rastrellamenti tra gli internazionali che non erano stati veloci a ripartire allora in tutta RFT guerriglia di bassa intensità anche contro i razzisti di Pegida e AFD e i fasci turki. Poi gran soddisfazione dei kurdi che non riuscivano mai a scendere in piazza con loro bandiera in sti anni (in Germania è proibito x legge) solo che sta volta quando i celerini han provato ad entrare nel corteo x sequestrarla insieme alle squadracce di fasci turchi, si son trovati davanti un muro di migliaia di persone d'ogni età che reagiva. Case e negozietti che esponevano striscioni contro Trump e Putin, bandiere dei pirati simbolo del quartiere St.Pauli e scritte come Ganz Hamburg hasst die Polizei. Questo è successo, oltre all'accorrere nelle strade di bande di ragazzini che si volevano rifare della merda che tutti i giorni gli fanno mangiare c’è stata un’insurrezione. X strada abbiamo ricevuto gratis vestiti cibo bibite limoni malox anti lacrimogeni offerte di ospitalità almeno x la tenda nel giardinetto di casa.G20 vissuto da molti (Amburgo ha una forte tradizione di lotte e si fregia del nome di Freistadt-Libera Città) come un tentativo di vedere quanto gli individui fossero diventati apatici.X questo è stato importante che arrivassero persone da ovunque a dare una mano. Il controvertice, a farlo erano giusto Die Linke e qualche gruppuscolo trotskista e maoista. Quando gli autonomi per bocca di autonominati portavoce del Rote Flora hanno sparato cazzate su barbari arrivati da fuori x fare i casseurs e si sono dissociati da diverse pratiche han dovuto girare in gruppo x tot mesi fino a che non hanno fatto autocritica e ringraziato gli internazionali. Questo è stato Amburgo come il primomaggio noexpo e molto altro. Una generazione precaria, vessata dal controllo del grande fratello e senza futuro si sta prendendo il presente con la forza senza chiedere permessi a nessuno che siano politici, preti, recuperatori e rottami dei vari ismi ‘70; sono la variabile ribelle e sabotatrice del flusso delle merci, quelli che distruggono il mortifero ordine dell’Impero perchè il capitale questo è: non centro di comando ma insieme di rapporti sociali.Leggi questo pezzo https://quieora.ink/?p=912