martedì 25 luglio 2017

Un sistema di ascolto

The Wittgenstein family in Vienna, summer 1917. From left, siblings Kurt, Paul, and Hermine Wittgenstein; their brother-in-law, Max Salzer; their mother, Leopoldine Wittgenstein; Helene Wittgenstein Salzer; and Ludwig Wittgenstein.

Wittgenstein legge in Spengler, fra la fine degli anni 1920 e l'inizo degli anni 1930, cose che aveva già letto a proposito di Karl Kraus a partire dal 1899, quando aveva fondato la rivista Die Fackel. Canetti è un altro dei personaggi importanti in questo sistema di ascolto intorno a Karl Kraus. Canetti non si limita solamente a rendere omaggio a Kraus, con il titolo di uno dei volumi della propria autobiobrafia (sarebbe troppo semplice, anche per qualcuno così cosciente del proprio genio come lo è Canetti!). L'omaggio è sia a Kraus che a sé stesso. Un omaggio alla propria capacità di ascolto.
La percezione di una "degenarazione" culturale da parte di Wittgenstein, tuttavia, proviene da un collegamento fra Kraus e Spengler e coinvolge anche, come è avvenuto con Canetti, un'attività di ascolto (sono i compositori i grandi nomi del passato, Beethoven, Schubert e Chopin). In questo passaggio specifico Wittgenstein non è molto diretto nell'affermare che ciò che si è perduto nella cultura è soprattutto una capacità di ascolto e di attenzione - ma in'una serie di altri passaggi della biografia scritta da Ray Monk, Wittgenstein dà credito all'ascolto, alla formazione dell'ascolto per quello che esso è:
«la casa che ho costruito per Gretl è il prodotto di un orecchio decisamente sensibile e di buone maniere, ed è espressione di grande comprensione (di una cultura, ecc.).» (Ludwig Wittgenstein: The Duty of Genius, p. 240).
Wittgenstein si riferisce alla casa che aveva progettato insieme a Paul Engelmann per la sorella - lui si era fatto carico della progettazione di porte e finestre, e di radiatori e maniglie (il progetto aveva avuto inizio nel 1925, e la casa era stata completata nel 1928). In qualche modo, quello che Wittgenstein sembra indicare - non solo in questo passaggio, ma in molti altri passaggi dove commenta le sue potenzialità e le sue attività in quanto individuo - è che questo suo «orecchio sensibile» è ciò che costituisce la base di ogni sua attività, dalla matematica al giardinaggio, e che si ripercuote nella sua profonda comprensione della cultura europea (cosa che gli permette di vedere la relazione fra "l'etica" e "l'etichetta", ossia la "piccola etica").

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