“Il mio cane una notte catturò un pavone e lo mangiò. Il giorno dopo quando lo scoprii gli diedi un sacco di botte. Gli spaccai tre costole e piansi. Poi scoprii quanto sono stupidi i pavoni anche se tutti pensano che siano bellissimi. Ti cacano sul tetto e urlano quando scopano. Così comprai una carabina e cominciai ad uccidere tutti i pavoni su cui riuscivo a mettere le mani. Io e il mio cane di notte ce ne andavamo a caccia. Dovevo usare dei proiettili corti con la testa a fungo in modo che non facessero troppo rumore. Era come lo scoppio di un motore ingolfato. Solo un colpo per ciascuno e se questo non li uccideva lasciavo che fosse il mio cane a finirli. Ogni notte tornavamo a casa insanguinati e felici del massacro. La mattina i ricchi vicini si svegliavano e trovavano i cadaveri sbocconcellati e dilaniati dai proiettili contro le bianche staccionate di legno. Assunsero un investigatore privato per fare indagini sulle morti. Ben presto la notizia arrivò ai giornali locali: PAZZO ASSASSINO DI PAVONI A PIEDE LIBERO. Così cambiai tattica. Passai all'arco e le frecce. Contrassegnai ogni freccia con una tacca speciale e vi attaccai un bigliettino che diceva: VENDETTA PER COSTOLE ROTTE.“
- Sam Shepard- da "La Luna del Falco" -
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