venerdì 7 maggio 2010

Non è un pranzo di gala!



" Una rivoluzione memorabile ed eternamente benedetta che lavò via un migliaio di anni di scelleratezze con un'onda di marea di sangue - una sola: il saldo di un antico debito, vecchio di dieci secoli di torti, di vergogne e di miserie - che solo all'inferno si potrebbe trovare qualcosa di simile - pagato al prezzo di mezza goccia di sangue per ciascun barile dello stesso, spremuto per mezzo di lente torture ai danni di un intero popolo. Sì, ci sono stati due regni di terrore - se vogliamo - ma dobbiamo ricordare e considerare che uno ha ucciso con cuore e passione, l'altro con spietato sangue freddo; uno è durato pochi mesi, l'altro è andato avanti per mille anni; uno ha causato la morte di diecimila persone, l'altro ne ha uccisi cento milioni; ma tutti i nostri brividi sono riservati agli orrori del terrore minore, per così dire; ma cos'è l'orrore di una decapitazione, in confronto ad una vita di stenti, di freddo, di insulti, di crudeltà, di strazio? Che cos'è una morte veloce, fulminea, in confronto a quella consumata al fuoco lento di un rogo? Un cimitero cittadino potrebbe contenere tutte le bare che quel breve terrore ha riempito - e che ci hanno così diligentemente insegnato a deplorare - ma non basterebbe l'intera Francia per contenere tutte le bare riempite da quel terrore ben più antico e reale, di cui non comprendiamo la vastità e alle cui vittime non riserviamo la pietà che meritano."

Da Mark Twain, "Un americano alla corte di re Artù"

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