martedì 30 giugno 2009

Onore e Gloria



"Ippoloco balzò via, ed egli (Agammenone) abbatté anche lui tagliandogli le mani con la spada e, troncandogli il collo, lo mandò a rotolare come un tronco rotondo attraverso la mischia"
- Iliade XI 145-7 -

Mentre la battaglia infuria, soltanto il poeta può osservare l'impresa di Agamannone che trasforma Ippoloco in un tronco rotolante. Gli altri eroi sono troppo occupati a cercare la gloria per sé stessi. Ma un trofeo è una testimonianza durevole, di cui fare mostra in tutte le occasioni appropriate. Tra popoli più primitivi, a questo scopo onorifico, serve la testa della vittima. Nella Grecia di Omero l'armatura ha sostituito la testa. Per questo, di tanto in tanto, gli eroi smettono di combattere, anche con grande pericolo personale, per spogliare dell'armatura un nemico ucciso. Per le sorti della battaglia quest'uso era peggio che assurdo, poteva mettere in pericolo tutta la spedizione. Ma noi commettiamo un errore di giudizio se vediamo lo scopo nell'esito della battaglia, perché una vittoria senza onore era inaccettabile. Non ci poteva essere onore senza pubblica proclamazione, e non ci poteva essere pubblicità senza la testimonianza di un trofeo!

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