martedì 9 dicembre 2008

HIKETEIA



Mi offro supplicandoti
O Signore di questa casa,
vengo senza alcuna protezione,
vengo senza alcuna proprietà.

Senza onore, senza speranza,
senz'altro che il mio corpo
a implorare protezione.

Servirò nella tua ombra.
Respirerò il tuo respiro.
Parlerò con le tue parole.
Vivrò della tua pietà.

Con tutto il mio cuore
con tutto ciò che posso darti
ti imploro nel nome di Zeus
che veglia su tutti i supplicanti:

Accetta la mia richiesta.

L'Hiketeia è un antico rituale greco. C'èra un supplicante che si poneva sotto la protezione di un'altra persona. E il supplicante doveva essere protetto a tutti i costi, impegnando il supplicato che altrimenti avrebbe subito l'ira delle Furie.

Una giovane donna arriva e bussa alla porta di Wonder Woman ed invoca il rituale, Diana accetta, e solo allora scopre che la sua nuova protetta sta cercando di sfuggire a Batman.
Danielle Wellys, la supplicante, ha ucciso i trafficanti di droga che hanno causato la morte della sorella. Batman è sulle sue tracce, e Wonder Woman deve scegliere se infrangere, o no, un giuramento antico.

Giustizia, onore, protezione e costrizione si intrecciano e si attorcigliano attorno al mutamento dell'idea di civiltà e di "comportamento accettabile". Il tutto sotto la sorveglianza delle Furie.
Viene messo in scena il modo in cui il destino e la scelta interagiscono:
cosa siamo costretti a fare?
cosa scegliamo di fare?
Perché mentiamo a noi stessi a proposito di quel che dobbiamo fare?

Domande intelligenti e interessanti circa lo sfruttamento delle donne, circa il ruolo del destino, circa la moralità di chi combatte il crimine.

Wonder Woman: Hiketeia (b-64) [Play Press]
Wonder Woman: Hiketeia
{Greg Rucka (sceneggiatura) & J.G. Jones (disegni)} (2002)

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