giovedì 18 dicembre 2008

calunniare i morti?



Nell'ultimo romanzo, scritto da Disch prima di morire, compare Philip K. Dick. Una domanda sorge spontanea: ma perché mai Disch, in vita così prodigo di lodi, è tanto incazzato con Dick?

Questa la trama:

"Dopo un breve episodio in cui Gesù scende sulla terra per guardare "La Passione di Cristo" di Mel Gibson, andiamo indietro nel tempo, a Minneapolis nel 1939, dove un misterioso straniero, che risulta essere Thomas Mann in esilio, decide di andare a letto con una giovane donna che dovrebbe dovrebbe dare alla luce Thomas M. Disch fra circa nove mesi. All'inferno, nel frattempo, Philip K. Dick - la cui convinzione che Thomas M . Disch fosse stato un agente comunista è stata ben documentata da una lettera del 1974 che denunciava Tom all'FBI - è stato ripristinato nel corpo di un ragazzo dodicenne, e gli è stato affidato il compito di tornare sulla Terra per assassinare Mann prima che possa diventare il padre di Tom. Questo evento causerà tanto dolore a Roosvelt che egli fallirà a vincere la Seconda Guerra Mondiale, e "The Man in the High Castle", dove Dick è sufficientemente demente da pensare di descrive un vero e proprio mondo dove Hitler ha vinto, diventerà realtà.
Nel romanzo, Dick è contrastato dal nostro Dio (che, casualmente, è Disch stesso)."

I dettagli sembrano essere ancora più inquietanti!

PKD marciume dell'inferno:
"Diolosa, lui sembrava come se fosse morto da tanto tempo. Nonostante i migliori sforzi di Joceyln (questo PKD è sposato con Joycelin Shrager - cui Disch ha dedicato poesie ed almeno una racconto) usando le forbici e qualche ritocco con "Just for Men", la sua barba e i baffi erano diventati tutti "scrufolosi", e c'era un qualche tipo di fungo cresciuto sotto il suo occhio destro, che sembrava come un dente di leone ".

Cos'altro, Il PKD di Disch tenta ripetutamente di uccidere se stesso mentre si trova all'inferno (in una bella contorsione Disch collega questi tentativi di Dick ad eventi della 'vera' vita).

Poi c'è Philip K Dick, all'inferno, un ragazzino di dodici anni secchione e brufoloso, che si lascia andare ad un discorso che ispira Alger Hiss, Julius and Ethel Rosenberg (tra gli altri,) in una sorta di frenesia nazionalistica si prepara a tornare sulla Terra nel 1939 per impedire la nascita di Disch e, in ultima analisi, cambiare la storia in modo che la Germania e l'asse possano vincere la Seconda Guerra Mondiale.

Un Disch molto amaro.
Il suo PKD (ancora all'inferno) dice: "Ma penso che il peggior esempio di qualcuno che ha rubato le mie idee sia stato un libro chiamato "Campo di concentramento"(in italiano "Campo Archimede"), che era un'idea completamente mia, ma io e quest'altro scrittore, Disch, avevamo lo stesso agente, e l'agente deve avergli mostrato la mia bozza che avevo dimenticato da qualche parte. Ecco come sono io, ho così tante grandi idee che me ne dimentico della metà. Ma quando Disch ha preso la mia idea, ci ha girato attorno, e ne ha fatto un storia di tipo comunista."

La cosa peggiore, quella che fa infuriare di più del libro è il suggerimento che Disch rende implicitamente: che l'Uomo nell' alto Castello è la realizzazione del desiderio di Dick che i nazisti vincessero la Seconda Guerra Mondiale. Nel corso di una conferenza all'inferno, il dodicenne Dick è in piedi e urla, "Deutschland uber alles! Urrà!"

Disch, nel libro, alterna allo svolgimento della trama frequenti tirate contro il dogmatismo religioso.

(tratto da: Total Dick Head )

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