venerdì 23 maggio 2008

"Ognuno tradisce a modo suo la rivoluzione. Questo è il mio."



Nel 1961, Leonard Cohen accorre a Cuba, sbarcando avventurosamente su una spiaggia.
E' affascinato dal castrismo ed è entusiasta di Fidel. Ne verrà cacciato assai presto, e con ignominia, da quello che si appresta ad essere l'ennesimo regime moralista, per aver fatto comunella con "la peggio gente del porto", una congrega di santi bevitori e donnine dai facili costumi.


C'è una fede in me
che mi allontanò dalle mie lezioni
più santa dei miei giorni
più profonda dell'oppio nero
più violenta dei tumulti di Cuba
dove non uccisi la vittima designata

E' fede
e quando la trovo
(la perdo, la perdo spesso)
sono una bandiera solitaria
sono il saggio soldato
che marcia a bocca chiusa
nel mondo che va alla deriva
tenuto streto dall'onore.

Leonard Cohen (L'Avana - 1961)

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