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giovedì 22 maggio 2008
la vita: istruzioni per l'uso
ISTRUZIONI
Tocca, nel muro, il portone di legno
che non avevi mai visto prima,
dì: "permesso" prima di aprire il chiavistello,
entra,
percorri il sentiero.
Un rosso folletto di metallo pende dalla
verde porta d'ingresso,
a mo' di battente,
non toccarlo, ti morderebbe le dita.
Cammina dentro la casa.
Non prendere nulla.
Non mangiare nulla.
Però,
se qualche creratura ti dicesse di essere affamata,
dalle del cibo.
Se ti dice di essere sporca,
puliscila.
Se grida di essere in preda al dolore,
allevialo
se puoi.
Dal giardino nero potrai vedere la foresta fitta.
Il pozzo profondo accanto al quale passerai
porta al regno dell'Inverno;
c'è un'altra terra sul suo fondo.
Se giri intorno a qui,
potrai tornare indietro, sano e salvo.
Non perderai la faccia. Non penserò male di te.
Una volta attraversato il giardino,
ti troverai nella foresta.
Gli alberi sono vecchi.
Degli occhi osservano dal sottobosco.
Sotto una quercia contorta
siede una signora anziana.
Potrebbe chiedere qualcosa;
dagliela.
Ti indicherà la strada per il castello.
Al suo interno ci sono tre principesse.
Non fidarti della più giovane. Tira dritto.
Nella radura oltre il castello,
i dodici mesi siedono accanto al fuoco,
si scaldano i piedi, si narrano storie.
Potranno farti delle cortesie, se sarai gentile.
Potrai raccogliere fragole nel gelo di dicembre.
Fidati dei lupi,
ma non rivelare loro dove stai andando.
Il fiume può essere attraversato dal traghetto.
Il traghettatore ti prenderà a bordo.
La risposta alla sua domanda è questa:
se porge il remo al passeggero, sarà
libero di lasciare la barca.
Diglielo solo a distanza di sicurezza.
Se un'aquila ti offre una penna,
conservala con cura.
Ricorda:
i giganti hanno un sonno troppo profondo;
le streghe sono spesso tradite dai loro appetiti;
i draghi hannno una debolezza,
da qualche parte, sempre;
i cuori possono essere ben celati,
e li tradisci con la tua lingua.
Non essere geloso di tua sorella:
sappi che diamanti e rose
sono tanto sgradevoli quando rotolano
dalle labbra, quanto i rospi e le rane;
più freddi, persino, e più affilati, e tagliano.
Ricordati il tuo nome.
Non perdere la speranza:
quel che cerchi sarà trovato.
Dai fiducia ai fantasmi.
Confida che quelli che hai
aiutato ti aiutino a loro volta.
Dai fiducia ai sogni.
Dai fiducia al tuo cuore, e alla tua storia.
Quando ritorni, percorri la strada da cui sei venuto.
I favori verranno resi, i debiti ripagati.
Non dimenticare le buone maniere.
Non voltarti indietro.
Cavalca l'aquila saggia (non cadrai).
Cavalca il pesce argenteo (non affogherai).
Cavalca il lupo grigio
(tieniti saldo alla sua pelliccia).
C'è un verme nel cuore della torre;
ecco il motivo per cui crolla.
Quando raggiungerai la casetta,
il luogo da cui era cominciato il tuo viaggio,
la riconoscerai, anche se ti parrà molto più piccola
di come la ricordavi.
Percorri il sentiero, e attraversa il portone
del giardino che non avevi mai visto,
se non una volta.
E poi va' a casa. O costruiscitene una.
Oppure riposa.
NEIL GAIMAN
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