venerdì 28 marzo 2008

de bello civili



"Una guerra civile non è stupida come una guerra tra nazioni, gli italiani in guerra contro gli inglesi o i tedeschi contro i russi, ed io zolfataro siciliano ammazzo il minatore inglese e il contadino russo spara sul contadino tedesco; una guerra civile è un fatto più logico, un uomo si mette a sparare per le persone e per le cose che ama, e per le cose che vuole, e contro le persone che odia: e nessuno sbaglia a scegliere da quale parte stare, solo quelli che si mettono a gridare "pace" sbagliano."
(...)
"Il popolo, per esempio, dice "sbirri" spregiando persone che per mestiere assicurano la pubblica tranquillità, che sono il braccio della legge: ingiusto dunque, e incivile, il disprezzo del popolo appare; e tanto più se si pensa che dal popolo lo sbirro proviene. Ma una guerra civile vi fa capire subito che cosa è uno sbirro e perchè il popolo lo disprezza. Mi sono domandato spesso quali ragioni le guardie civili avessero per stare dalla parte di Franco: tradivano il giuramento di fedeltà alla Repubblica e tradivano il popolo di cui erano figli; né si può pensare stessero con Franco per forza di circostanze, per paura dei loro ufficiali o soltanto per obbedienza; ché dalla Repubblica disertavano rischiando la vita, alla spicciolata e in gruppi. L'unica ragione non poteva essere che questa: erano sbirri, con tutta la prepotenza e malvagità che il popolo attribuisce agli sbirri, e sapevano che nella Spagna di Franco potevano continuare ad essere sbirri, ad incutere paura, da umana feccia che erano levarsi davanti al popolo in vibrante autorità. Gli spagnoli dicono "con rispetto parlando" quando gli capita di nominare la guardia civile: come i nostri contadini quando nominano certe parti del corpo o cose immonde; non tutti gli spagnoli, si capisce."
Leonardo Sciascia - L'antimonio -

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