lunedì 3 dicembre 2007

Singolarità



Sempre più spesso, nel leggere un libro, nell'ascoltare il testo di una canzone, e una musica, nel guardare un film, ma anche, perfino, nel parlare con delle persone di ciascuna di queste cose, oppure nel discutere, nello scambiare punti di vista, a volte stanchi a volte appassionati.
In tutto questo, a fronte di tutto questo - sempre più spesso, dicevo - intravvedo come una sorta di spettro sbeffeggiante. Lo spettro dell'incapacità a spiegare, non dico il disaccordo, ma il ... non poter non essere d'accordo, alla fine.
E, allo stesso tempo, rendersi conto, quasi allucinando, che "l'altro" non sarebbe d'accordo sulle mie ragioni (le stesse ragioni che mi farebbero essere d'accordo con lui!).
Perché, in questa tragedia (a volte commedia), ciascuno ha le sue, di ragioni.
E sono buone, sempre.

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