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mercoledì 12 dicembre 2007
Non è fantascienza!
L'associazione degli scrittori di fantascienza americani (la SFWA) ha deciso di cominciare ad affrontare il problema posto al copyright da Internet. Così, per tramite del suo vicepresidente Andrew Burt, ha segnalato una lista di circa un migliaio di opere che a suo avviso violano il copyright, solamente di Robert Silverberg e degli eredi di Isaac Asimov.
La lista è stata preparata semplicemente come risultato di una ricerca sul sito Scribd.com, che permette di pubblicare online i propri libri in formato elettronico, con le parole "silverberg" e "asimov". Presa nota di tutti i libri che soddisfavano alla ricerca, è stata inviata ai responsabili di Scribd una lettera di avviso di infrazione del copyright.
Fra le opere incriminate, c'erano un romanzo di Cory Doctorow, una guida per insegnanti sulle letture per ragazzi, un catalogo di arretrati di riviste di fantascienza e così via.
La situazione ha del ridicolo: la SFWA cerca di promuovere gli autori di fantascienza facendo causa a tutti quelli che citano i nomi degli autori di fantascienza nei loro testi!
Ma la legge non conosce il ridicolo. Quel che un tempo era come una sorta di "omaggio" diffuso, tipo citare le tre leggi sulla robotica create da Asimov qualora si stesse scrivendo un libro sui robot, oggi è diventato passibile di denuncia, almeno in America.
Magari - come brillantemente è stato argomentato su www.fantascienza.com in proposito - "si avvicina il giorno in cui possedere dei libri stampati verrà considerato una violazione del copyright, e lo stato istituirà un corpo di pompieri per cercare e bruciare i libri in circolazione. Allora Ray Brabdury (o gli eredi) farà causa allo stato per aver copiato la sua idea!"
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