mercoledì 14 marzo 2007

soldati di fortuna



Un vero e proprio capolavoro, "Mercenary Song" di Steve Earle, contenuta nell'album "Train A Comin'". Un country boogie pieno di foga segna il ritmo di una storia tagliata col coltello, a raccontare di un tempo in cui perfino le vite dei soldati di fortuna (suona meglio che "mercenario", in questa canzone) cercavano un senso, fra la vita e la morte.
Come se tutto fosse...questione di vita o di morte. E il compenso in oro, sventolato come una bandiera, serve solo a coprire un segreto. A mantenere il segreto. Il bisogno di avere qualcosa per cui battersi. Quello che si sa fare meglio. Quello in cui si riesce a dare il meglio.
C'è un bel libro di James Lee Burke, "Two for Texas". Ne è stato tratto, anche, un buon film per la tv, "La libertà è in Texas" con Kris Kristofferson e Peter Coyote. Racconta la storia di due detenuti che evadono da un penitenziario in Louisiana, "fra paludi e zanzare". E' il 1836. L'anno della dichiarazione di indipendenza del Texas, e del massacro di Alamo. I due troveranno la loro causa, insieme alla libertà, e si uniranno al generale Sam Houston.
Alamo, Pancho Villa, o forse la guerra civile spagnola. Chissà.
Purché sia una causa. Una buona causa.


Canzone del Mercenario
di Steve Earle

Billy ed io veniamo entrambi dalla Georgia
Abbiamo incontrato Hank da qualche parte in Nuovo Messico
Siamo diretti a Durango, per unirci alle truppe di Pancho Villa
Abbiamo sentito dire che lui paga in oro
E sono convinto che un uomo deve fare quel che sa fare meglio
E finora non ho trovato niente di meglio da fare
Ci chiamano mercenari, ci chiamano senza-patria
Siamo solo soldati in cerca di una guerra

CORO:
Ci stiamo dirigendo verso il confine
Siamo soldati di fortuna
Non combattiamo per nessuna patria, ma moriamo per una buona paga
Sotto la bandiera verde del dollaro
O per i pesos, laggiù in Messico

Quando questa guerra sarà finita può darsi che torni in Georgia
E mi sistemi da qualche parte
Ma assai più probabilmente farò i bagagli e me ne andrò in Cile
Ho sentito dire che c'è un po' di rivoluzione anche laggiù.

2 commenti:

BlackBlog francosenia ha detto...

Mercenary Song
by Steve Earle

Me and Bill there we both come from Georgia
Met Hank out in New Mexico
We're bound for Duranqo to join Pancho Villa
We hear that he's payin' in gold
I guess a man's got to do what he's best at
Ain't found nothin' better so far
Been called mercenaries and men with no country
Just soldiers in search of a war

CHORUS
And we're bound for the border
We're soldiers of fortune
And we'll fight for no country but we'll die for good pay
Under the flag of the greenback dollar
Or the peso down Mexico way

When this war is over might go back to Georgia
And settle down quiet some where
I'll most likely pack up and head south for Chile
Heard tell there's some trouble down there

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good