lunedì 26 marzo 2007

Insurrezione!



Un libro. Niente di più che un libro. Niente di meno che un libro. Scritto oltre vent'anni fa, in carcere. Anzi, fra un carcere speciale e l'altro. Racconta un piccolo spaccato del settantasette milanese. Quello del corteo armato che assaltò l'Assolombarda. Racconta di "quei pazzi di 'Rosso'". Lo ha scritto Paolo Pozzi. Lo pubblica DeriveApprodi.

" Il corteo imbocca un tratto di strada che fa angolo con Corso Monforte. Quelli di Romana-Vittoria sfoderano le pistole e le puntano contro la polizia. Un attimo dopo vedo Puccio che si catapulta in avanti insieme a Coz e quelli di Lc. Mi avvicino e sento frasi concitate e furiose.
- Assaltiamo la Prefettura - dice Dentone - Lc ci copre.
- Ma voi siete matti, ci sono i carabinieri sui tetti coi mitra - urla Coz.
- Anche Senza Tregua ci sta - dice Ricciolino con una pistola in mano.
- Ma che cazzo ci sta Lc? - grida Puccio - e anche se ci sta a noi non ce ne frega un cazzo.
- Noi di Romana ci buttiamo dentro
- Via, via, via - comincia a sloganare il servizio d'ordine di Lc e si mette in mezzo anche un omone di mezza età sopraggiunto di corsa.
- Andiamo all'Assalombarda - propone uno della Magneti Marelli - che noi abbiamo la vertenza aperta.
Il servizio d'ordine di Lc comincia a dirigersi verso Largo Augusto, per la cinta dei Navigli. Vedo Coz che risale il corteo e quelli di Romana-Vittoria rioccupare la testa. Poi imbuchiamo via Larga e si arriva quasi di corsa al Lirico. Il corteo prosegue verso piazza Missori, ma un gruppo di quelli di Senza Tregua si butta di corsa per via Pantano. Molti sfoderano le armi e le tengono in alto, in vista. Allora la parte di testa del corteo gira su se stessa e corre verso via Pantano, dietro a quelli di Senza Tregua. Dentone apre una valigetta e in un attimo monta un winchester. Arrivano da dietro anche Puccio e Coz. L'omone con la barba invece sbraita e fa cenno al corteo di proseguire. Si sente un gran rumore di colpi di arma da fuoco. Decine e decine di pistole in mano a ragazzi con i fazzoletti a coprire il viso sparano contro i vetri dell'Assolombarda. Dentone spara col winchester. Poi si sente un gran rumore di vetri rotti. Lampi e fumo, e si capisce che sono state tirate le molotov. Li vediamo ritornare di corsa e rinfilarsi nel corteo. La manifestazione si scioglie a piazza Missori. Coz e Puccio girano tra le gente in piazza tutti contenti. Sento Coz che dice - Quei testa di cazzo di Romana-Vittoria volevano sparare ai carabinieri. Per fortuna siamo riusciti a portarli sotto l'Assolombarda, così abbiamo sparato ai vetri. "

Paolo Pozzi - da "Insurrezione" -

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un libro, sì.
Ma, me lo si lasci dire, un libro che, senza pretese accademiche, non puzza di pentitismo...