martedì 3 febbraio 2015

il plurale

lingue

Un breve racconto sui plurali...s
di John McWhorter

Generalmente, in inglese, basta una semplice 'S' per formare il plurale. Ma non funziona sempre così (e ovviamente, ci sono delle eccezioni). John McWhorter ripercorre i bei vecchi tempi quando l'inglese si era appena distaccato dal tedesco e parole come books [libri], names [nomi] ed eggs [uova], erano beek, namen e eggru!

In molte cose la nostra meravigliosa lingua, l'inglese, non ha molto senso.
Per esempio, la maggior parte del tempo quando facciamo riferimento a più di una cosa, aggiungiamo la S al finale. Un 'cat' [gatto], due 'cats' [gatti]. Ma ciò nonostante, per una manciata di parole la cosa funziona in modo diverso. Abbiamo un 'man' [uomo]; e se è in compagnia, abbiamo 'men' [uomini], o forse meglio per lui, anche 'women' [donne]. Qualora ce ne fosse solo una, sarebbe una 'woman' [donna].
O se c'è più di un 'goose' [oca], sono 'geese' [oche], ma perché molti 'mooses' [alci] non sono 'meese'?
O se abbiamo due 'feet' [piedi], perché non leggiamo due 'beek' invece di 'books' [libri]?
C'è da dire che se aveste parlato inglese più o meno un millennio fa, avreste sicuramente detto 'beek'
per riferirvi a più di un libro. Se l'inglese moderno è strano, l'inglese antico ha bisogno di psicoterapia.
Ci crediate o no, l'inglese era una lingua molto più difficile da imparare rispetto ad oggi.
Venticinque secoli fa, l'inglese e il tedesco erano la stessa lingua.
Si allontanarono lentamente, diventando poco a poco sempre più dissimili.
Ciò significava che nell'inglese antico, così come succede in tedesco, gli oggetti inanimati avevano un genere.
Una forchetta, 'gafol', era femminile; un cucchiaio, 'laefel', era maschile; e il tavolo sopra il quale erano posti, 'bord', non era né l'uno né l'altro, ovvero neutro. Immaginatevi! Essere in grado di usare le parole non significava solamente conoscere il loro significato ma anche il loro genere. E mentre oggi ci sono solo circa una dozzina di plurali che non hanno molto senso, come 'men' [uomini] e 'geese' [oche], in inglese antico era perfettamente normale che innumerevoli plurali fossero così.
Vi pare strano che il plurale di 'goose' [oca] sia 'geese'?
Bene, immaginate se il plurale di 'goat' [capra] fosse un gregge di 'gat', o se il plurale di 'oak tree' [quercia] fosse un campo di 'ack'. Per poter parlare di tutte queste cose,  bisognava conoscere la parola esatta per il plurale piuttosto che aggiungere solo la pratica S alla fine. E non sempre c'era una S alla fine.
Nell'allegro inglese antico, si potevano aggiungere altri suoni alla fine.
Come il plurale di 'child' [bambino] è 'children', il plurale di 'lamb' [agnello] era 'lambru', friggevate un 'eggru'' [uovo], e la gente non diceva 'breads' [panini], ma 'breadru'.
A volte era com'è oggi la parola 'sheep' [pecora], che resta invariata al plurale.
Una 'sheep', due 'sheep'. In inglese antico, una 'house' [casa], due 'house' [case].
E così come oggi diciamo 'oxen' [buoi] invece di 'oxes', in inglese antico dicevano 'toungen' [lingue] invece di 'tongues', 'namen' invece di 'names' [nomi], e se le cose fossero rimaste come erano, oggi avremmo 'eyen' al posto di 'eyes' [occhi].
Quindi, perché le cose non sono rimaste come erano?
In poche parole, i vichinghi. Nell'VIII secolo, i predoni scandinavi cominciarono a dominare gran parte dell'Inghilterra. Non parlavano inglese, ma la lingua norrena. Inoltre, erano adulti e gli adulti non sono così bravi ad imparare le lingue come i bambini.
Dopo i 15 anni, è quasi impossibile parlare una nuova lingua senza accento e senza fare errori qua e là
come tutti sappiamo per esperienza. I vichinghi non erano diversi, avevano un modo per semplificare
le parti più difficili dell'inglese. Parte di questa difficoltà erano questi pazzi plurali.
Immaginate di trovarvi di fronte ad una lingua con 'eggru' [uova] e 'gat' [capre] da un lato, e poi con altre parole in cui basta aggiungere 's', e ottenere 'days' [giorni] e 'stones' [pietre].
Non sarebbe più facile usare solo la 's' per tutto? Anche i vichinghi pensarono lo stesso.
Ed erano così tanti, e si sposarono con così tante donne inglesi, che presto, se qualcuno cresceva in Inghilterra, avrebbe sentito tanto inglese semplificato quanto quello vero.
L'inglese originale fu dimenticato dopo un po'. Nessuno ricordava che una volta si diceva 'doora' invece di 'doors' [porte] e 'handa' invece di 'hands' [mani].
Ora i plurali hanno più senso, tranne alcuni come 'children' [bambini] e 'teeth' [denti] che sono così comuni che è difficile rompere l'abitudine.
La lezione è che l'inglese ha più senso di quanto si pensi.
È Grazie agli antenati dei popoli di Copenaghen e di Oslo che oggi non chiediamo 'pea-night' invece di 'peanuts' [noccioline].
Eppure, non sarebbe divertente se solo per una settimana o due potessimo farlo?

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