Alla fine del dicembre 2007, sono arrivate presso il Centro Internazionale di Fotografia (ICP) di New York tre scatole di cartone il cui contenuto è stato dato per perso per ben 67 anni. La cosiddetta "valigia messicana", contenente i mitici negativi di Robert Capa sulla guerra civile spagnola. Per anni sono corse voci circa la sopravvivenza di questi negativi, spariti dallo studio di Capa a Parigi, all'inizio della seconda guerra mondiale, ma a nulla erano serviti gli sforzi di suo fratello Cornell, fondatore della ICP. Ha dovuto aspettare fino ai suoi 89 anni per poter vedere il contenuto delle casse: 126 rullini di pellicola, non solo di Robert Capa, ma anche di Gerda Taro e di David Seymour (detto Chim), tre dei più famosi fotografi della guerra civile spagnola. L'insieme di questi rullini costituisce un documento prezioso per documentare l'evoluzione della fotografia e del fotogiornalismo di guerra, e anche dello sforzo spagnolo per fermare la diffusione del fascismo nel mondo.
“Seguendo le orme de 'la valigia messicana!”, la storia di questa valigia, con dentro più di 4.000 originali in perfette condizioni, insieme ad un'analisi sulla memoria storica costituisce la trama del documentario che in queste ultime settimane è stato girato in Spagna (Barcellona, Madrid e Teruel), diretto dal regista inglese Trisha Ziff, direttore di "Chevolution" documentari.
Il film uscirà nel 2011, con le ultime sequenze che saranno registrate a New York, a settembre, quando si aprrirà una mostra con gran parte delle foto che Robert Capa ha scattato durante il suo viaggio dentro la guerra civile.
Il documentario racconta con precisione questa storia e darà voce ad alcuni dei personaggi che compaiono nelle foto di Capa, Taro e Chim, ai loro discendenti e ad alcuni protagonisti della guerra che parleranno del passato, degli eventi che hanno vissuto durante la guerra e di quello che accadde dopo.
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