giovedì 10 giugno 2010

preti in guerra

curas_armados

Mentre, in Italia, il papa in persona impartiva la benedizione alle truppe italiane che si apprestavano a partire per la Spagna, per combattere al fianco dell'esercito di Francisco Franco, fu proprio in Spagna che, per la prima volta si assistette al coinvolgimento diretto del clero nella lotta armata. Perfino i frati francescani parteciparono direttamente al conflitto, mentre i cappellani militari avevano la consegna di dare l'assoluzione anticipata, per i "comunisti" eventualmente ammazzati, ai franchisti che andavano a combattere.La "guerra santa" (o "la crociata") venne combattuta in prima persona dalle "divisioni della chiesa". Del resto, bisognava che riguadagnassero quei privilegi che, fino alla fine degli anni '20, davano al clero il controllo completo sull'educazione e sulla stampa, e che erano stati aboliti nel 1931 in seguito alla nascita della seconda repubblica spagnola. La nuova costituzione aveva sancito la libertà di espressione, ed aveva introdotto la separazione fra Stato e Chiesa, il diritto al divorzio, la  perdita di tutti i privilegi nobiliari, e il suffragio universale per le donne. Decisamente troppo,
per una chiesa il cui volere, in Spagna, era sempre stato legge!

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