Nel Novembre del 1953, Camus scrive su un foglietto le dieci parole per lui più importanti:
Il mondo
Il dolore
La terra
La madre
Gli uomini
Il deserto
L'onore
La miseria
L'estate
Il mare
A proposito dell'inconsueta scelta dell'onore, scriveva nella prefazione alla ristampa de "
Il rovescio e il diritto":
"
Eppure sì, ho bisogno di onore, perché non sono tanto grande da farne a meno!"
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