lunedì 30 marzo 2009

film non visti



 Libertarias (Libertarias - Spagna/Italia/Belgio, 1996): di Vicente Aranda con Ana Belén, Victoria Abril, Ariadna Gil, Blanca Apilánez, Laura Mañá

Tratto da "La suora anarchica" di Antonio Rabinad - Edizioni Spartaco

Nel 1936, in Spagna, e più precisamente in Aragona, all'ombra della colonna Durruti, si produsse un evento senza precedenti nella storia dell'umanità: la materializzazione dell'utopia. La storia e la leggenda si incrociano nelle pagine di Antonio Rabinad, attraversate come in un sogno da Hemingway e Malraux, Durruti e Francisco Franco, ma anche da prostitute e preti imboscati, e soprattutto da Juana de Azcárate, la suora anarchica, e dalle sue amiche miliziane.
Il mondo chiuso di Juana, una giovane monaca che ha trascorso l'adolescenza in convento, va in pezzi allo scoppio della guerra civile. Con l'obiettivo di passare il fronte, Juana si incorpora al gruppo anarchico Donne Libere, composto da operaie e prostitute riscattate dalla rivoluzione, intenzionate a raggiungere a tutti i costi il fronte di Aragona per combattere al fianco di Durruti. Accompagnando le avventure di questa eterogenea compagnia - da un paese dell'interno della Catalogna alla Barcellona vittoriosa sui militari ribelli, fino alla campagna aragonese bruciata dal sole, Rabinad descrive il breve momento, a metà tra l'euforia e il disordine, in cui i poveri e i diseredati si ritrovarono in alto e i ricchi e i potenti in basso. Un nuovo ordine, che i dirigenti stalinisti prima e le truppe di Franco poi revocheranno con le armi, impegnandosi più tardi a cancellare quegli eventi dalla memoria della società spagnola.



Un giorno,
nel tempo del Signore,
questo pianeta non si chiamerà più Terra.
Verrà chiamato Libertà.
In quel giorno,
gli sfruttatori del popolo verranno gettati negli oscuri abissi,
tra lamenti e stridor di denti.
E gli angeli,
dalle sommità dei Cieli,
canteranno di gioia in adorazione della stella della Libertà,
blu e radiosa come non mai,
perché la pace e la giustizia vi avranno trionfato,
perché il paradiso sarà per sempre
e la morte non sarà più.

Maria, la suora anarchica

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