lunedì 5 novembre 2007

Giustizia e Vendetta



Il giochino è facile, non importa scomodare la retorica, o peggio. Somiglia a quello cui giocano, ad esempio, i centri commerciali, quando nei loro depliant antepongono, a caratteri più grandi, un "A Solo" subito prima di qualsiasi prezzo.
Allo stesso modo, in Italia, un governo sedicente di sinistra ha varato delle Leggi Razziali, per la seconda volta nella storia di questo paese, a distanza di settant'anni dall'ultima volta. Sì, ma come uno dei tanti centri commerciali precisa: per giustizia, non per vendetta!
Le prefetture di tutt'Italia che fanno? Stanno ordinando rastrellamenti discriminati, contro persone che non hanno fatto niente, a partire dall'etnia di appartenenza dei rastrellati.
Sì, ma è per giustizia. Non per vendetta.
Così si procede alla deportazione dei rumeni proprio per giustizia: li stanno salvando dall'essere aggrediti dagli squadristi cittadini esasperati. No, non certo per vendetta!
La storia dovrebbe riuscire ad insegnare qualcosa, ma a patto di conoscerla. E dovrebbe avere insegnato ai mandanti (morali e non) di rastrellamenti prefettizi e di raid squadristi che certe cose non avvengono per vendetta, certo, ma tantomeno per giustizia.
Avvengono. E per paura e per calcolo.

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