venerdì 20 aprile 2012

tempo di crisi

calze
Se nel mezzo della II Guerra Mondiale, ci furono severe restrizioni, in Inghilterra, nella vita di tutti i giorni, al fine di poter concentrare ogni sforzo verso la produzione della macchina da guerra, le cose non è che poi migliorassero molto, finito il conflitto.
Tutto, o quasi tutto, era razionato, dal carburante all'abbigliamento. Utilizzando un sistema a punti, si controllava 'abbigliamento cui poteva accedere la popolazione. Ogni capo di vestiario, comportava la spesa di un certo numero di punti, e quindi bisognava analizzare ciò che era necessario e che cosa era più o meno importante. Il numero di punti, per ogni capo di vestiario, veniva determinato dalla quantità di materia prima che serviva per la sua produzione, e dalla mancanza di tale materia prima ... naturalmente, c'era il mercato nero, come alternativa al razionamento.
Cosa fare quando si doveva decidere di acquistare un capo piuttosto che un altro? Un cappotto o un paio di calze? E, come sempre, nelle situazioni difficili vengono fuori le opportunità. No, non il mercato nero, ma un'iniziativa legale, chiara e spiritosa. Se qualcuno, in questo caso qualcuna, da una parte può risparmiare, dall'altra può concedersi un piccolo lusso. E così, concedendosi di risparmiare i punti che servono a comprarsi le calze, può acquistare un altro indumento. E come si fa? Semplice, dipingendo le gambe, di modo che simulino delle calze.
Nella foto sopra, potete vedere l'immagine del negozio Croydon in cui si annuncia il servizio, e potete anche vedere alcune donne che si sottopongono alla sessione di pittura.
Il cartello recita: "Niente più sfilature [per le calze] Dipingiamo le calze sulle gambe, in tutte le tonalità..."

Nessun commento: