lunedì 30 aprile 2012

Occasioni perdute

roosvelt

"Roosevelt si rese conto troppo tardi che era stato un errore la politica di non intervento nella guerra civile spagnola, non se ne rese conto fino a quando non divennero chiare le intenzioni di guerra totale da parte di Hitler". Questa è stata una delle affermazioni, fatte da Rosa Pardo, dottoressa in storia, nell'ambito del seminario "L'internazionalizzazione di un conflitto", organizzato a La Granja dal "Centro de Investigación de la Guerra Civil Española" (CIGCE). Pardo ha precisato che gli Stati Uniti perseguirono una politica di non intervento, senza partecipare a nessun tipo di patto tra nazioni. "Gli Stati Uniti decretarono un embargo e il divieto di vendere armi ad entrambe le parti nel 1936, e non riconsiderarono più quella posizione, nonostante le simpatie del presidente Franklin Delano Roosevelt furono sempre per il bando repubblicano".
Il mantenimento di tale posizione aveva a che fare - secondo Rosa Pardo - con la politica estera di Roosevelt, "con il suo sforzo per la pacificazione, ed anche con questioni di opinione pubblica, in particolare con l'isolazionismo richiedeva che l'opinione pubblica degli Stati Uniti, che il paese non entrasse più in guerra, dopo quanto era successo nel corso della Prima Guerra Mondiale". Il presidente nordamericano stava molto attento a non inimicarsi la maggioranza dell'opinione pubblica che chiedeva che il paese non fosse coinvolto in conflitti internazionali.
"L'opinione pubblica cattolica era molto importante, perché, anche se non tutta era dalla parte di Franco, rappresentava 20 milioni di voti, su 120 milioni di persone che vivevano negli Stati Uniti".
Rosa Pardo ha insistito sul fatto che Roosevelt cercò di fare dei gesti in favore della Repubblica, in particolare nell'anno 1938, e cominciò a pensare di dover agire sul serio quando si rese conto che l'obiettivo della Germania era la guerra totale. Da allora provò a cambiare i termini dell'embargo, ma era oramai troppo tardi.

Nessun commento: