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venerdì 12 settembre 2008
cosìvalavita
Jose Diaz (Siviglia, 1896 - Tiflis, 1942), segretario del Partito Comunista di Spagna PCE). Milita dapprima nell'anarchismo, entrando nel PCE piuttosto tardi, nel 1929.
Assertore convinto della politica di fronte popolare, elaborata dal Comintern, dopo l'inizio della
guerra civile conduce una lotta accanita contro il movimento anarchico ( 'I fascisti, i trozkisti e gli incontrollabili [leggi anarchici e socialisti]' - aveva dichiarato al congresso del suo partito nel
marzo del 1937 - 'sono i nostri tradizionali nemici e devono essere sterminati non solo in Spagna, ma in tutti i paesi civili'.).
La mano tesa alla borghesia liberale, la tesi di una repubblica parlamentare "di tipo nuovo", il rifiuto delle collettivizzazioni indiscriminate sono i caposaldi di una politica che, dopo il maggio 1937 a Barcellona, s'impone definitivamente anche a livello di governo.
Di salute precaria, ripara in Unione Sovietica nel 1938, e qui muore nel 1942 cadendo dal quinto piano di un ospedale di Tiflis, "aiutato" nella caduta, da agenti della polizia segreta sovietica, nel quadro della liquidazione dei "testimoni" della tragedia spagnola, decisa da Stalin.
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