"The House I Live In", la casa in cui vivo, dieci minuti di film prodotto dalla RKO, protagonista Frank Sinatra. La breve pellicola costituiva una sorta di cornice drammatica alla canzone del titolo,la cui musica era stata composta da Earl Robinson, già autore di "The Ballad of Americans" e di "Joe Hill", due delle più importanti espressioni musicali del "Fronte Popolare" ngeli Stati Uniti. Il testo della canzone apparteneva a Lewis Allan (pseudonimo di Abel Meeropol), un insegnante attivista del partito comunista. Allan era anche l'autore di "Strange Fruits", uno standard di Billy Holiday che aveva segnato la nascita del cabaret blues.Inoltre, Allan, insieme alla moglie Anne, darà una casa ai figli dei coniugi Rosenberg, dopo che saranno stati giustiziati, nel 1953. Albert Maltz, lo sceneggiatore, era una figura culturalmente importante, già vincitore del Premio O.Henry, impegnato anche lui nel partito comunista.
Nel film, Sinatra si trova fuori dell'ingresso di servizio di un teatro, a fumare una sigaretta, quando vede una banda di giovani teppisti che insegue un ragazzo. "Non ci piace la sua religione", gli spiegano. Così, il cantante, dopo averli informati circa il fatto che "Mio padre è arrivato qui dall'Italia, eppure io sono un americano", comincia a cantare la canzone del titolo. Alla fine, tutti i ragazzi, compresa la vittima designata, si allontanano insieme, da amici. La canzone, in poco più di duecento parole, dopo aver liquidato l'America di "un nome, una mappa, una bandiera", insiste sul fatto che l'America è "la città in cui vivo, la strada, la casa, la stanza", ma, soprattutto "il popolo". E il popolo di questa canzone, sono "tutte le razze e le religioni", sono "il droghiere e il macellaio", "il lavoratore al mio fianco". L'America è "il diritto a dire quel che penso". Sinatra, allo stesso modo in cui canta le sue altre canzoni, evoca un'America di produttori determinata a portare avanti un progetto sociale.
Il film si vede perfino assegnato un Oscar speciale, nel 1945. E, nel 1946, al produttore Frank Ross ed al regista Mervin LeRoy, verrà assegnato un Oscar e il Golden Globe. Sinatra devolverà tutti i suoi proventi per il film, insieme alla RKO, alla California Labor School di San Francisco (la quale nel 1947 verrà messa nella lista delle organizzazioni sovversive).
THE HOUSE I LIVE IN
What is America to me?
A name, a map or a flag I see,
A certain word, "Democracy",
What is America to me?
The house I live in,
The friends that I have found,
The folks beyond the railroad
and the people all around,
The worker and the farmer,
the sailor on the sea,
The men who built this country,
that's America to me.
The words of old Abe Lincoln,
of Jefferson and Paine,
of Washington and Jackson
and the tasks that still remain.
The little bridge at Concord,
where Freedom's Fight began,
of Gettysburg and Midway
and the story of Bataan.
The house I live in,
my neighbors White and Black,
the people who just came here
or from generations back,
the town hall and the soapbox,
the torch of Liberty,
a home for all God's children,
that's America to me.
The house I live in,
the goodness everywhere,
a land of wealth and beauty
with enough for all to share.
A house that we call "Freedom",
the home of Liberty,
but especially the people,
that's America to me.
But especially the people--that's
the true America...
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