Solo un blog (qualunque cosa esso possa voler dire). Niente di più, niente di meno!
giovedì 7 dicembre 2006
un altro genere di canzone
Sarò la tua Rosa di San Antonio
Se suonano un'altra canzone d'amore
E se quella pubblicità della birra miller che rende felici rimane accesa
E se tu continui a riempirmi di whiskey il bicchiere
Ti sussurrerò parole che vorrei dire a lui.
Chiedimi solo di ballare tutti i lenti
Tienimi vicina e portami attraverso la pista da ballo
Io appoggerò piano la mia testa sulla tua spalla
E farò finta di credere che prima di ora non mi è mai successo niente di tutto questo.
Non voglio ascoltare una triste storia
Sappiamo già entrambi come va a finire
Ma se tu, stanotte, sarai il mio bel straniero tenebroso
Io sarò la tua Rosa di San Antonio.
Bene, potrei dirti che ti amo
Vorrei che lui non fosse sempre nella mia mente
Se ci fossero treni veloci per il texas
Oh, lo prenderei e lo prenderei; come lo prenderei!
Non voglio ascoltare una triste storia
Sappiamo già entrambi come va a finire
Ma se tu, stanotte, sarai il mio bel straniero tenebroso
Io sarò la tua Rosa di San Antonio.
Io sarò la tua Rosa di San Antonio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
I'll be your San Anton Rose
If they'll play another love song;
And if that Miller Highlife sign stays dim;
And if you'll keep my glass full of whiskey,
I'll whisper words I wish I'd said to him.
Just ask me to dance all the slow ones.
Hold me close and take me 'cross the floor.
I'll gently lay my head on your shoulder, And pretend this never happened before.
I don't want to hear a sad story.
We both already know how it goes.
But if, tonight, you'll be my tall dark stranger,
I'll be your San Antone Rose.
Well, I wish I could tell you I love you.
I wish that he weren't always on my mind.
If wishes were fast trains to Texas,
Oh, I'd ride and I'd ride; how I'd ride.
I don't want to hear a sad story.
We both already know how it goes.
But if, tonight, you'll be my tall dark stranger,
I'll be your San Antone Rose.
I'll be your San Antone Rose.
Questa l'ha scritta una certa Susanna Clark, moglie di.....
Posta un commento