domenica 26 aprile 2009

Espropriatori



Comincia così, fra una fotografia chiaramente ispirata ai ritratti di Robert Capa e i filmati d'epoca, per i quali si ringrazia nei titoli, fino alla scena finale di quello che vuole essere un preambolo, e che riesce a sintetizzare, e a tramandare - in bianco e nero - la tragedia di un popolo intero nel tentativo, fatto da parte del protagonista, di rifiutarsi di consegnare le armi.
L'ho rivisto dopo molti anni, il film di Zinneman, "Behold the Pale Horse" (in italiano "... e venne il giorno della vendetta"), con un Gregory Peck decisamente rude e convincente, e decisamente "spagnolo", nei panni di Manuel Artiguez.
Che poi Manuel Artiguez sia in realtà ispirato a Francisco Sabaté Llopart, detto "El Quico", e che, con ogni probabilità, questo sia l'unico film che abbia mai messo in scena uno dei protagonisti di un'epopea che ha interessato la Spagna, dal dopoguerra fino a metà degli anni sessanta, è un fatto. Ed è anche un'altra storia. La storia di uomini che attraversavano le montagne, Avanti e indietro. Per spostarsi si servivano di taxi requisiti e di macchine rubate. Si davano assemblee alle fermate degli autobus o agli ingressi degli stadi. Vestivano l'impermeabile, caro ai rapinatori urbani da Dublino al Mediterraneo e nascondevano le armi e le bombe a mano nella borsa della spesa.
Avevano molti nomi, anche se venivano chiamati "espropriatori" o "requisitori".
I fratelli Sabaté Llopart, fra cui "El Quico", José Lluis Facerias (il cameriere del Barrio Chino di Barcellona), Ramon Capdevilla (il pugile, soprannominato "Caraquemada"), Jaime Pares detto "El Abissinio", José Lopez Penedo, operaio, Julio "El Cubano" Rodriguez, Paco Martinez, Santiago Amir Gruana detto "El Sheriff", Pedro Adrover Font detto "El Yayo", Jose Pedrez Pedrero, giovanissimo e perennemente affamato, soprannominato "Tragapanes", Victor Espallargas che, coerentemente con i suoi principi non-violenti, partecipava disarmato agli assalti in banca, e poi tutti gli altri, nomi che oramai si possono ritrovare solamente negli archivi di polizia, o in qualche canzone, o in qualche ricordo che traspare dagli occhi di qualcuno. Ancora, per sempre.

Nessun commento: