venerdì 19 gennaio 2007

Lucio



Lucio Urtubia, l'anarchico irriducibile (come lo definisce la bella biografia, scritta da Bernard Thomas), nasce "tardi", nel 1931. Il padre, segretario del sindacato socialista UGT ai tempi della guerra civile spagnola, gli fornirà con le sue parole ("Se dovessi tornare a cominciare, sarei anarchico") la direzione da seguire. E la direzione sarà la Francia, la Francia che serviva da base per la resistenza anti-franchista, la resistenza di Francisco Sabaté. "El Quico" resterà il modello da seguire, e da cui imparare. Ladrones privados contra ladrones de Estado! Gli rimarrà una mitragliatrice Thompson, in eredità.
Lo arresteranno molto tardi, nel 1980. La polizia francese ricerca un falsario, il maggior falsario del dopoguerra. Uno che aveva sparso per tutto il mondo traveller's cheque falsi. E, quasi per caso, ferma un sospetto. Ma non riescono a credere che l'uomo che ha sfidato la più potente banca nordamericana sia un semplice muratore. Un operaio che si alza tutte le mattine per andare a lavorare. "Mi trattarono da disonesto, però io dissi loro molto chiaramente che i ladri sono le banche; noi, la sola cosa che cerchiamo di fare è quella di ristabilire un po' di equilibrio."
Oggi Lucio continua a lavorare e cerca di aiutare la "causa" occupando edifici abbandonati, ristrutturandoli per chi ne ha bisogno. A Parigi.

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