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giovedì 22 febbraio 2007
relatività ...
11 giugno 1924, mercoledì, Praga.
Certo i tempi non erano del tutto facili. Ma dov'erano? I tempi?
In Italia i fascisti apparecchiavano i loro neri intrighi. Ma l'Italia era lontana, da Praga!
In Russia Lenin era morto in gennaio, e Trockji si trovava già in esilio. Ma la Russia era lontana, da Praga, e da parecchio tempo aveva smesso di giocare il ruolo della grande madre slava, che tutto cingeva nel suo enorme abbraccio.
In America Woodrow Wilson era morto in febbraio, e con lui era scomparso uno degli artefici della nuova pace. Ma l'Europa, di nuovo, si credeva molto lontana dall'America.
In Germania un oscuro e sconosciuto mestatore era impegnato a scrivere un libro, "Mein Kampf". Ma cosa importava, a Praga, della Germania?
A Praga l'interesse dei più andava al fatto che la moda prescriveva, alle signore, l'acconciatura alla paggetto! Un evento mondiale. Una trasformazione immane.
Per i poeti e gli scrittori praghesi tedeschi, specialmente per gli ebrei di lingua tedesca, l'11 giugno 1924 fu una giornata cupa e dolorosa. La giornata in cui il corpo di Franz Kafka, arresosi otto giorni prima, nel sanatorio Kierling presso Vienna, alle sue lunghe e tormentose sofferenze, era stato trasportato a Praga e quel mercoledì, alle quattro del pomeriggio, sarebbe stato seppellito.
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