venerdì 14 novembre 2014

falsi e velenosi

razze

"Le razze biologiche non esistono e non sono mai esistite", è quello che sostiene nel suo libro, "The Myth of Race: The Troubling Persistence of an Unscientific Idea", l'antropologo statunitense Robert W.Sussman, per il quale l'idea di razza non si basa su una qualche realtà scientifica. Sussman, nel suo libro indaga su come è sorto il concetto di razza, falso e velenoso, e come sia diventato una costruzione sociale basata sulle giustificazioni bibliche e sugli studi pseudo-scientifici. Nel libro, si risale alle origini dell'ideologia razzista moderna, fino all'inquisizione spagnola, arrivando alla conclusione che le teorie degenerative razziali del XVI secolo giocarono il ruolo di una giustificazione fondamentale per l'imperialismo occidentale e per la schiavitù. Nel XIX secolo, tali teorie arrivarono a fondersi col darwinismo e finirono per sfociare nell'influente movimento eugenetico: postulando che le caratteristiche della forma del cranio e dell'intelligenza fossero immutabili, gli eugenisti svilupparono un sistema di gerarchie che classificava certe "razze", soprattutto quelle ariane dalla pelle chiara, come superiori alle "altre". Questi ideologhi arrivarono a proporre programmi per testare l'intelligenza, insieme alla riproduzione selettiva e alla sterilizzazione, che poi alimentarono direttamente quello che sarebbe stato il genocidio perpetrato dai nazisti. Nonostante il fatto che oggi l'eugenetica sia ampiamente screditata, ci sono gruppi e persone che continuano ad usarla come base scientifica per supposizioni ed analisi che riportano alle vecchie convinzioni razziste.
"Nel corso degli ultimi cinquecento anni, le persone hanno appreso ad interpretare e ad intendere il razzismo. Il razzismo sta dentro la nostra vita quotidiana. Ci hanno raccontato che ci sono cose assai specifiche che si rapportano con la razza, come l'intelligenza, il comportamento sessuale, i tassi di natalità, l'aggressività, l'altruismo e perfino le dimensioni del cervello. Abbiamo appreso che le carriere sono strutturate secondo un ordine gerarchico e che alcune razze sono migliori di altre", sostiene Sussman in un articolo, pubblicato sul Newsweek, in cui parla del suo libro. "Anche se non sei un razzista, la tua vita è influenzata da una struttura ordinata in tal modo. Siamo nati in una società razzista. Quello di cui molte persone non si rendono conto è che una tale struttura non si basa sulla realtà. Gli antropologhi hanno dimostrato oramai da molti anni che non esiste una realtà biologica delle razze umane. Non esistono comportamenti complessi che si possano correlare direttamente con qualcosa che può essere considerata come caratteristica umana 'razziale'. Non esiste alcuna relazione intrinseca fra intelligenza, pratiche giuridiche o economiche, da una parte, e razza, dall'altra, così come non ci sono relazioni fra la dimensione del naso, l'altezza, il gruppo sanguigno o il colore della pelle, e qualsiasi insieme di comportamenti umani complessi."

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