mercoledì 25 febbraio 2009

Tempo!



Si chiama "Esperimento", ed è uno di quei tanti racconti brevissimi usciti dalla penna del geniale Frederic Brown. Scritto nel 1954, racconta, non senza ironia, cos'è un paradosso temporale.
La storia è la seguente:

Il professor Johnson mostra a due suoi colleghi come funziona il suo modello sperimentale di macchina del tempo. Si tratta di una sorta di innocua (in apparenza) di "bilancia pesa-lettere, con in più due quadranti da orologio fissati sotto il piattello". Il professore invia, come prima dimostrazione, un piccolo cubo di metallo cinque minuti avanti nelk futuro. Lo posa sul piattello, regola uno dei due orologi sul tempo prefissato e il cubo sparisce. Cinque minuti esatti più tardi, il cubo riappare sul quadrante. Semplice e spettacolare!
Il bello, però, si verifica allorché Johnson vuole inviare il cubo cinque minuti indietro nel passato. In che modo?

"Mancano sei minuti alle tre" - spiegò Johnson - "Alle tre in punto, posando il cubo sul piattello, azionerò il meccanismo. Di conseguenza, alle tre meno cinque il cubo dovrà sparire dalla mia mano e comparire sul piattello: cinque minuti prima di avercelo messo!"

"Ma" - chiede uno dei due colleghi - "se scompare come potrete poi mettercelo?"

"Alle tre, quando avvicinerò la mano, il cubo sparirà dal piattello, e apparirà nella mia mano per essere ridepositato sul piattello. Le tre meno cinque: attenzione, prego!"

La procedura è alquanto ... elaborata, ma logica. L'esperimento si avvia, come previsto, e alle tre in punto il cubo scompare dal piatello materializzandosi nella mano di Johnson, affinché questi ve lo riponga. Ma qui giunti, uno dei colleghi muove l'obiezione-chiave: e se Johnson non mettesse più il cubo sul piattello?

"Non si avrebbe in questo caso, una specie di paradosso causa-effetto?"

"Idea molto interessante ... " - disse il professor Johnson - "Non ci avevo pensato! Ma proveremo subito. Dunque ecco, sono le tre, e io NON ..."

Non ci fu nessuna specie di paradosso. Il cubo rimase.
Ma il resto dell'universo, professori e tutto, sparì.

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