martedì 19 settembre 2023

Robert Kurz

Robert Kurz - Biografia e opere (1943-2012)

Robert Kurz (nato a Norimberga il 24 dicembre 1943, muore il 18 luglio 2012) è stato un teorico tedesco impegnato in una reinterpretazione dell'opera di Marx nell'ambito delle correnti note in Germania come "Wertkritik" (“critica del valore”) e "Wertabspaltungkritik” (“critica della dissociazione del valore”).  Robert Kurz proveniva da una famiglia operaia di sinistra (sinistra non comunista). Durante il servizio militare, è stato coinvolto nella propaganda pacifista e ha partecipato alle "Ostermärschen" (marce di protesta contro le armi atomiche negli anni Sessanta). Si iscrive all'università, dove studia filosofia, storia ed educazione a Norimberga, e dove, come studente, si coinvolge nel movimento studentesco. Prende parte alla "rivolta studentesca" del 1968 e partecipa alle intense discussioni all'interno della "Nuova Sinistra". Negli anni Settanta, è per breve tempo membro della "Unione dei lavoratori comunisti tedeschi" (KABD), dalla quale poi si stacca a causa delle differenze di contenuto teorico rispetto al marxismo-leninismo, cosa a cui dedicò un pamphlet nel 1978. A partire da questo, inizia quindi a incontrare sempre più persone, con l'intento di rinnovare la teoria critica; cosa che si concretizza negli anni Ottanta, con i primi tentativi della corrente di cui poi diverrà il principale fondatore e teorico, la "critica del valore" (Wertkritik). Collaboratore regolare di importanti testate giornalistiche, in particolare in Brasile (dove pubblicava una rubrica fissa sul quotidiano Folha de S. Paulo). Rinomato conferenziere, Robert Kurz ha tuttavia scelto di tenersi lontano dalle Università e da altre Istituzioni di apprendimento accademico, optando per una vita ai margini, vivendo per mezzo di un lavoro da proletario - come quello di tassista (svolto per sette anni) e lavorando soprattutto in una tipografia, come lavoratore notturno  addetto all'imballaggio e alla distribuzione del giornale locale. Autore indipendente, non si è mai legato - nonostante ciò che sostengono alcuni suoi detrattori francesi - né ad alcun centro di ricerca né a un qualche professore universitario.

Dall'inizio degli anni '80 - a partire dalla questione relativa alle ragioni strutturali dell'inefficienza dell'economia del blocco orientale - sviluppa una critica di fondo alle forme di socializzazione che stanno alla base del mondo moderno. In tal modo modo, si contrapponeva, contraddicendola, alla posizione acritica del movimento operaio marxista, circa la nozione di lavoro e della lotta di classe, pervenendo così a una critica del lavoro astratto e del feticismo del valore. Nel marzo 1986, insieme ai suoi primi compagni di lotta (Roswitha Scholz, Peter Klein, Norbert Trenkle, Ernst Lohoff), contribuisce a fondare il gruppo e la rivista Marxistische Kritik [Critica marxista], dove riprende la teoria critica marxiana del valore. Il suo primo grande saggio teorico è "Die Krise des Tauschwerts" ["La crisi del valore di scambio"]. Nel 1990 contribuisce a fondare il gruppo e la rivista “Krisis: Contributions à la critique de la société marchande", che fa seguito a "Marxistische Kritik".

Pur cambiando solo il titolo, il cambiamento è assai più significativo: proprio nel momento in cui l'Occidente celebrava la caduta dell'URSS, vedendola come se fosse l'inizio della vittoria globale dell'economia di mercato e della democrazia, Kurz e i suoi amici scommettevano sul contrario, vale a dire che la caduta dell'URSS fosse solamente la prima tappa della crisi finale del capitalismo. Il suo libro del 1991 "Der Kollaps der Modernisierung" ("Il collasso della modernizzazione") - che riceve recensioni entusiastiche dalla stampa tedesca (diverse migliaia, le copie vendute) - è diventato rapidamente un classico della "critica del valore": nell'epoca del "trionfo occidentale"  che aveva fatto seguito alla fine dell'URSS, Kurz difende l'idea che i giorni di tale trionfo fossero contati, e che la fine del "socialismo reale" non fosse stato altro che una tappa, dal momento che il sistema capitalistico globale si stava avviando verso una "fine barbarica". Superando, e andando oltre le prime teorie marxiste sul crollo del capitalismo - che intendeva criticare e superare perché esse erano rimaste a un periodo intermedio di transizione (Rosa Luxemburg, Henryk Grossmann e Paul Mattick) -, Robert Kurz sviluppa in questo libro quelle che saranno le basi della sua teoria del crollo della società globale moderna, che poi continuerà a sviluppare e a perfezionare per tutta la vita.

Nel 1999, la pubblicazione - con Norbert Trenkle ed Ernst Lohoff - del "Manifesto contro il lavoro" ottiene un certo riscontro di pubblico, e segna la volontà di divulgare le tesi di Krisis, così come avviene con la pubblicazione, nello stesso anno, della raccolta collettiva "Lunedi' al sole. Undici attacchi contro il lavoro". Nel 2001 Robert Kurz Pubblica "Leggere Marx" (una selezione dei testi più importanti di Marx per il XXI secolo), nella quale viene mostrato il "Marx esoterico", cui fa riferimento il movimento della "critica del valore". La decina di libri, così come le centinaia di articoli che Robert Kurz ha pubblicato, si collocano, a grandi linee, su due livelli: da un lato, un'approfondita elaborazione teorica, portata avanti soprattutto per mezzo dei lunghi saggi pubblicati sulle riviste  Krisis ed Exit! (questa, fondata nel 2004 dopo che è avvenuta la scissione da Krisis); mentre, dall'altro, viene svolto un commento continuo della crisi crescente del capitalismo, insieme a un'indagine sul suo passato. Cosa questa che avviene in particolare grazie alla sua grande storia del capitalismo, "Il libro nero del capitalismo" (1999), il quale, nonostante le sue 850 pagine, è stato un bestseller in Germania (il settimanale Die Zeit ha pubblicato due recensioni contraddittorie, una delle quali indicava il "Libro nero" come la "pubblicazione più importante di quegli ultimi dieci anni"); ma anche ne "La guerra per l'ordine mondiale: La fine della sovranità e le trasformazioni dell'imperialismi al tempo della globalizzazione" (2003), scritto sulla scia degli attentati dell'11 settembre del 2001 e delle guerre in Iraq e Afghanistan; e ne "Il Capitale mondo: globalizzazione e limiti interni del moderno sistema produttore di merci" (2005), dove rinnova in modo approfondito una teoria critica radicale della forma globale della relazione capitale; e infine, nei suoi articoli di stampa.

Nel 2004, Kurz pubblica "L'Ideologia anti-tedesca"), dove si contrapponeva all'atteggiamento da falco della sinistra anti-tedesca. Robert Kurz scriveva anche articoli di analisi della crisi capitalistica per giornali tedeschi, austriaci, svizzeri e brasiliani, e conduceva dibattiti sulla critica radicale in Germania e in Brasile, dove le sue tesi continuano a avere un forte seguito. Nel 2004, conflitti personali e problemi legati alla gestione di un'associazione portarono a una scissione all'interno di Krisis, in seguito alla quale Robert Kurz, Claus Peter Ortlieb e Roswitha Scholz se ne andarono per fondare la rivista "Exit! Crisi e critica della società delle merci". La rivista Krisis, e soprattutto la rivista austriaca Streifzüge, diretta dal giornalista Franz Schandl, vennero attaccate da Robert Kurz, in quanto versioni slavate e inoffensive della critica del valore. La critica del valore, e della sua forma di socializzazione attraverso il lavoro astratto, oggi si trovano a essere più che mai legata alla "dissociazione del valore" (teorizzata da Roswitha Scholz, già nel n. 12 di Krisis, del 1992, nel suo articolo "Il valore è il maschio"). È stata questa teorica ad aver sviluppato la teoria della "dissociazione del valore", identificando il valore con il maschio. Allo stesso tempo, Kurz ha approfondito la sua critica dell'Illuminismo, visto come modo di pensare il capitalismo, e ha pubblicato nel 2004 "Ragione sanguinosa. 20 tesi sulla cosiddetta Aufklärung e sui 'valori occidentali'", una raccolta di saggi su questo tema. Contemporaneamente, negli anni Duemila, ha continuato a sviluppare la sua rifondazione teorica di una critica del capitalismo, in particolare nel 2012, in “Denaro senza valore. Linee generali per una trasformazione della critica dell'economia politica".

Simultaneamente, anche le opere dello storico americano Moishe Postone e quelle del filosofo francese Jean-Marie Vincent, sviluppano idee che sono per certi versi vicine al movimento tedesco della Wertkritik. Nel 2003, il filosofo Anselm Jappe, vicino al gruppo Krisis fin dai primi anni '90, ha presentato a sua volta il suo libro "Les Aventures de la marchandise. Pour une nouvelle critique de la valeur" (La Découverte), nel quale presenta i progressi teorici di Robert Kurz. In Francia, André Gorz, alla sera della sua vita, in una delle sue ultime interviste disse, con grande coraggio intellettuale, viste le sue precedenti posizioni, che «Ciò che mi ha interessato negli ultimi anni, è stata la New Interpretation of Marx's Critical Theory di Moishe Postone, pubblicata dalla Cambridge University Press. E se posso esprimere un desiderio, è quello di vederlo tradotto contemporaneamente e insieme ai tre libri pubblicati da Robert Kurz». L'ultimo libro di André Gorz, "Ecologica", è pertanto fortemente influenzato dalla "critica del valore" di cui Robert Kurz è stato il principale teorico. Robert Kurz ha incentrato il proprio pensiero su una critica radicale del feticcio del lavoro, oltre che a una critica di quella concezione tronca che vede la lotta di classe elevata al livello di una moda metafisica; entrambe le cose caratteristiche dell'ideologia del marxismo tradizionale, incarnata dal movimento operaio storico in tutte le sue tendenze (anarchiche, staliniste, trotzkiste, socialdemocratiche, consiliari, ecc.) La critica di Kurz, individua in una socializzazione particolarmente astratta (lavoro astratto), una tautologia totalitaria di accumulazione di "lavoro morto", la quale assoggetta il mondo fisico e quello sociale-simbolico a un unico principio astratto di forma. La nozione di feticismo postula un'analisi critica dei principi della socializzazione totalitaria nell'era moderna.

OPERE:

-        Kurz, Robert, "Der Kollaps der Modernisierung. Vom Zusammenbruch des Kasernensozialismus zur Krise der Weltökonomie", Frankfurt a. M. 1991, 288 pages
          (tradotto in portoghese, 1996 ; tradotto in spagnolo, 2016 ; tradotto in italiano, 2018:
          "Il collasso della modernizzazione. Dal crollo del socialismo da caserma alla crisi dell’economia mondiale". Mimesis )

-        Kurz, Robert, "Honeckers Rache : Zur politischen Okonomie des wiedervereinigten Deutschlands", Berlin,1991, 173 pages.
                              ("La vendetta di Honecker: sull'economia politica della Germania riunificata”)

-        Kurz, Robert, "Potemkins Ruckkehr : Attrappen-Kapitalismus und Verteilungskrieg in Deutschland", Berlin 1993, 239 pages [tradotto in portoghese, Ed. Paz e Terra, 1993]
                               "Il ritorno di Potemkin: capitalismo fittizio e guerra distributiva in Germania"

-        Kurz, Robert, "Die Welt als Wille und Design. Postmoderne, Lifestyle-Linke und die Ästhetisierung der Krise", Berlin 1999, 192 pages [edizione digitale]
                    “Il mondo come volontà e design, stili di vita della sinistra ed estetizzazione della crisi"

-        Kurz, Robert, "Schwarzbuch Kapitalismus. Ein Abgesang auf die Marktwirtschaft", Frankfurt a. M. 1999, 827 pages, réédition augmentée 2009 (tradotto in portoghese ; traduit en chinois)
                               "Il libro nero del capitalismo. Un canto del cigno per l'economia di mercato".

-        Kurz, Robert, "Marx lessen. Die wichtigsten Texte von Karl Marx für das 21. Jahrhundert", Frankfurt a. M. 2000, 432 pages (tradotto in francese "Lire Marx", Les Balustres, 2012, e in portoghese)
                               "Leggere Marx. I più importanti testi di Karl Marx per il XXI secolo"

-        Kurz, Robert, "Weltordnungskrieg. Das Ende der Souveränität und die Wandlungen des Imperialismus im Zeitalter der Globalisierung", Bad Honnef 2003, 447 pages (tradotto in portoghese)
                               "La guerra di ordinamento mondiale. La fine della sovranità e le trasformazioni dell'imperialismo nell'era della globalizzazione"

-        Kurz, Robert, "Die Antideutsche Ideologie. Vom Antifaschismus zum Krisenimperialismus: Kritik des neuesten linksdeutschen Sektenwesens in seinen theoretischen Propheten", Münster 2003, 307 pages (tradotto in portoghese)
                               "L'ideologia antitedesca. Dall'antifascismo all'imperialismo di crisi: una critica dell'ultimo settarismo della sinistra tedesca e i suoi profeti teorici."

-        Kurz, Robert, "Blutige Vernunft", Horlemann, 2004.  (tradotto in italiano:)
                              "Ragione Sanguinosa" - Mimesis

-        Kurz, Robert, "Das Weltkapital. Globalisierung und innere Schranken des modernen warenproduzierenden Systems", Berlin 2005, 480 pages (tradotto in portoghese, tradotto in italiano:)
          "Il capitale mondo: Globalizzazione e limiti interni del moderno sistema produttore di merci" , Meltemi 2022

-        Kurz, Robert, "Geld ohne Wert. Grundrisse zu einer Transformation der Kritik der politischen Ökonomie", Berlin 2012, 420 pages [tradotto in portoghese, Ed. Antígona, 2013]
         "Denaro senza valore. Grundrisse per una trasformazione della critica dell'economia politica".

-        Kurz, Robert, "Der Tod das Kapitalismus, Marxsche Theorie, Krise und Überwindung des Kapitalismus", Laika Verlag, 2013, 168 pages.

-        Kurz, Robert, "Weltkrise und Ignoranz. Kapitalismus und Niedergang (Ausgewählte Schriften 1992 – 2012)", edition TIAMAT, 2013, 239 pages.

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