Horst Wessel reinventato
- Osservazioni sul passaggio degli Stati Uniti alla fascistizzazione aperta -
di Tomasz Konicz [***]
«Stiamo andando a ucciderli. Praticamente, saranno morti.» (Donald Trump) [*1]
L'assassinio del fascista Charlie Kirk – è questo il modo corretto di definirlo – avvenuto nel settembre 2025, segna un punto di svolta nel processo di fascistizzazione degli Stati Uniti, nel quale gli sforzi per stabilire un'egemonia del discorso di destra sono stati sostituiti da una repressione aperta. I discorsi che fa la destra, sulla libertà di espressione, che per anni hanno legittimato la disinibizione e l'imbarbarimento del discorso pubblico, stanno ora cedendo il passo alla tendenza a sopprimere apertamente tutte le opinioni dissidenti. L'amministrazione Trump, non solo vuole mettere a tacere le singole voci critiche, ma intende arrivare a controllare i mass media, che ora vanno messi in riga, così come devono essere attuati quegli attacchi - che ben presto avranno inizio - ai movimenti e alle organizzazioni sia di sinistra che liberali che presto inizieranno. La repressione imminente, prende le mosse dalla lotta egemonica condotta con successo dalla destra in questi ultimi anni. La solidità dell'egemonia della destra è evidente già solo per il fatto che il fascista Kirk – che tra l'altro, letteralmente, rimpiangeva la schiavitù negli Stati Uniti [*2] – viene ormai definito dai media mainstream come se fosse stato un “attivista conservatore”. Gli omicidi, ormai dimenticati, dei deputati democratici del Minnesota, uccisi da un fanatico antiabortista di destra, si contrappongono al lutto nazionale decretato per il fascista Kirk. Per non parlare delle reazioni di Trump all'omicidio dell'antifascista Heather Heyer durante la sua prima presidenza nell'estate del 2017, sfociate in degli sprezzanti commenti presidenziali e in accuse indirette [*3], mentre ora si sta invece instaurando un sistema di delazione, che di fatto impone divieti di lavoro a tutti coloro che non vogliono mostrare simpatia per questo uomo di destra, il quale per tutta la propria vita, nella peggiore tradizione fascista, ha condannato, come opera del diavolo, ogni minimo sentimento di empatia. [*4] E, chiaramente va detto anche che lo scherno, l'esultanza, la gioia maligna con cui la sinistra radicale ha accompagnato l'omicidio di Kirk – ucciso in presenza dei suoi figli – è di per sé un segno del degrado pre-fascista. È riprovevole non solo per la semplice empatia umana, che non deve essere negata dal fascismo, ma anche per quelle che sono semplici considerazioni politiche: la destra statunitense sta costruendo un martire, un Horst Wessel, la cui morte violenta sarà il catalizzatore della fascistizzazione aperta degli Stati Uniti. Definendo il movimento di base decentralizzato “Antifa” come una “organizzazione terroristica”, il fascismo non solo vuole criminalizzare il movimento antifascista, ma crea anche delle opzioni di repressione, il più possibile vaghe, che possono colpire tutti i possibili gruppi e movimenti di opposizione. E tuttavia questa "Racket Alliance", che viene ancora abitualmente indicata come "l'amministrazione Trump", è ben consapevole delle proprie bugie e fantasie circa il presunto "terrorismo di sinistra", il quale dovrebbe tenere in una morsa gli Stati Uniti. Subito dopo l'attacco a Kirk, il Dipartimento di Giustizia ha rimosso dal suo sito web il suo studio sulla violenza estremista negli Stati Uniti [*5], secondo il quale, negli ultimi decenni, ben tre quarti di tutti gli atti politici di violenza erano attribuibili alla destra statunitense. Il dispiegamento della Guardia Nazionale nelle città controllate dai Democratici (Chicago, Portland), non ha alcun legame razionale con le proteste e con gli scontri localizzati nel corso dei quali le comunità di migranti disperati vengono provocate dalle molestie quotidiane messe in atto da parte delle squadre di cattura dell'ICE. Il giro di vite, viene accompagnato da delle purghe messe in atto nell'apparato statale, il quale è ormai saturo di estremisti di destra, o di opportunisti obbedienti a Trump. [*6] Nell'FBI, che è ora gestita dal clown del terrore di Trump, Kash Patel, nelle diverse ondate, sono stati licenziati [*7] gli investigatori che avevano indagato sul tentativo di colpo di Stato da parte di Trump del 2021. L'odiata autorità per l'immigrazione, ICE, che si sta trasformando in una milizia extra-legale, de facto legata al presidente, sotto la guida dell'estremista di destra Stephen Miller [*8], ha subito delle epurazioni simili, che hanno riguardato la sua leadership, nell'ottobre 2025, oltre a essere teatro di vaste nuove assunzioni [*9]. L'obiettivo, qui è quello di eliminare tutte le forze che si frappongono a un'escalation degli attacchi terroristici fascisti [*10] messi in atto nei quartieri, e sui settori della popolazione, dominati dai migranti e dai poveri. Il sistema giudiziario – che è stato a lungo dominato dalla destra americana [*11]– ora, sotto il procuratore generale Pam Bondi, funziona come strumento diretto del potere di Trump, volto a eliminare gli oppositori del presidente per mezzo di impeachment. Si tratta di una campagna di vendetta, che è caratteristica delle oligarchie autoritarie, nella quale la funzione dello Stato in quanto "capitalista collettivo ideale" viene sempre più erosa, nel mentre che degenera, in preda ai racket e alle reti oligarchiche che lo strumentalizzano per i loro interessi particolari. Anche l'esercito sta per essere allineato alla linea fascista dell'amministrazione Trump, la quale ora sta propagandando pubblicamente il suo intervento contro il cosiddetto “nemico interno” [*12] . Le prime dimissioni di alti ufficiali militari sono già in corso, proprio in relazione all'azione illegale dell'esercito statunitense nella sua escalation contro il Venezuela.[*13]
Ampliamento della zona di repressione
In tal modo, la repressione si espande parallelamente al consolidamento del potere nell'apparato statale – prima sono stati i migranti e gli "illegali", ora tocca all'opposizione finire nel mirino – e non si tratta nemmeno esclusivamente della sinistra, ma anche semplicemente di quei movimenti, e gruppi liberali, non di destra, che ora sono sulla lista nera, persino insieme a quelle strutture conservatrici capitalistiche-democratiche, come la Fondazione Soros. Il ritorno del comico Jimmy Kimmel, che è stato licenziato dal gruppo Disney su istruzioni dell'amministrazione Trump, e che è tornato in onda dopo una campagna di boicottaggio, rappresenta una vittoria simbolica di Pirro. Il suo spettacolo non è importante, ha detto Kimmel al suo ritorno, il fattore decisivo è se la libertà di espressione durerà. E in un certo senso ha ragione. Ciò che è importante è il controllo sull'apparato mediatico e sull'industria culturale tardo-capitalista; e qui la trasformazione autoritaria sta avvenendo a una velocità vertiginosa. L'uomo di Trump a capo dell'autorità di regolamentazione dei media FCC, Brendan Carr, ha chiarito quali sono le nuove regole del gioco quando ha minacciato di revocare le licenze per le emittenti che trasmettono programmi critici nei confronti di Trump. Anche Trump è dello stesso parere, e vuole esplicitamente che la cronaca negativa sia punita con la revoca delle licenze dei media.[*14] Questa minaccia continuerà ad avere un suo effetto: le società dei media faranno attenzione a ridurre al minimo i comportamenti dannosi per le imprese, e tali comportamenti verranno sempre più associati alle critiche a Trump. I professionisti dei media, smetteranno semplicemente di comportarsi in modo dannoso per la loro carriera, cosa che porterà a estendere i soliti riflessi, fino all'autocensura – che uccide qualsiasi critica al sistema nel settore dei media – per tutto ciò che riguarda la persona del "presidente". La censura, prospera sulla minaccia ai membri della classe media, che hanno qualcosa da perdere, non sull'uso permanente di misure coercitive. Tuttavia, il fattore decisivo sono gli sconvolgimenti che l'industria culturale tardo-capitalista negli Stati Uniti sta affrontando. Sullo sfondo si profilano, sul mercato dei media statunitensi, giganteschi processi di concentrazione, che potrebbero consegnarlo quasi completamente al controllo della destra statunitense.Si sta delineando chiaramente una struttura oligarchica di proprietà e potere, simile a quella che conosciamo in Russia, Ucraina, Ungheria o nella Cina capitalista di Stato. L'impero di estrema destra, Fox News, del miliardario reazionario Rupert Murdoch [*15] potrebbe presto avere un concorrente nel miliardario tecnologico Larry Ellison, amico di Trump,[*16] il quale grazie ai suoi contatti diretti con la Casa Bianca ha ottime prospettive di ampliare il proprio conglomerato aziendale (che comprende CBS, Paramount e Skydance) con CNN, HBO/Warner Bros. e quote di TikTok. Ellison, sta già facendo spostare a destra l'emittente CBS [*17] e sta chiudendo il programma critico nei confronti di Trump, "The Late Show with Stephen Colbert" [*18], in modo non dissimile dai divieti ideologici (nessuna critica ai “mercati liberi”) che il proprietario del Washington Post (WP), Jeff Bezos, ha imposto al quotidiano di punta della stampa statunitense nel momento in cui Trump è salito al potere. [*19] Nel frattempo, il Washington Post, nei suoi commenti legittima i lavori di demolizione, di Trump, dell'ala est della Casa Bianca, finanziati tra l'altro da Amazon. [*20]
Capitalismo di Stato oligarchico?
Negli Stati Uniti, l'egemonia del discorso di destra è stata pertanto in gran parte completata, nel momento in cui le richieste centrali della destra – come quello di sigillare i movimenti dei rifugiati – sono diventate mainstream, vale a dire, una cosa condivisa anche da icone post-sinistra come Bernie Sanders. [*21] Da tempo ormai gran parte del dibattito politico negli Stati Uniti si svolge all'interno della destra sempre più frammentata; il che rende comprensibili le ipotesi secondo cui il fascista Charlie Kirk sarebbe stato assassinato dai concorrenti racket di estrema destra, apertamente antisemiti e fascisti [*22], come i Groypers [*23]. L'antisemitismo, in quanto manifestazione ideologica del feticismo sociale che si manifesta a causa della crisi, a partire da Israele fino al complesso di Epstein, nella destra americana costituisce tanto la linea di fronte ideologica decisiva , quanto il ponte trasversale verso la post-sinistra regressiva, personificata da figure come Marjorie Taylor Greene. [*24] In quelle che sono le fasi più manifeste di crisi, le tendenze verso il capitalismo di Stato prendono in genere il sopravvento, e questo perché lo Stato deve utilizzare le sue risorse e i suoi mezzi di potere al fine di sostenere e mantenere il vacillante processo di valorizzazione. Ciò accade indipendentemente dalla colorazione politica delle élite funzionali, e il che spiega, ad esempio, i parallelismi, nella politica economica degli anni '30, tra la Germania nazista e gli Stati Uniti di Roosevelt. Negli Stati Uniti, questa tendenza alla crisi sembra oggi aver luogo, nel 21° secolo, sotto forma di capitalismo di stato oligarchico. Quello che è in atto costituisce un intreccio tra oligarchia e Stato, dove i contatti personali, la fedeltà politica, le responsabilità politiche e le tangenti diventano decisive per poter stabilire il corso della politica economica. Quello che sta venendo sempre più alla ribalta, è lo Stato, ma allo stesso tempo questo Stato sta perdendo la sua funzione di "capitalista collettivo ideale" - quello che aveva come massima l'ottimizzazione del processo di valorizzazione a favore della società nel suo insieme, per mezzo della legislazione - diventando invece ora sempre più preda di racket, cricche, ecc. La formazione autoritaria e l'erosione dello Stato, sono solo due facce della stessa medaglia. Il racket, protegge anche il suo popolo: dall'apparato statale, Trump non solo ha perseguitato i suoi oppositori personali, ma ha anche avuto un numero record di seguaci che sono stati graziati, e ha anche archiviato tutti i casi contro i suoi alleati corrotti, come l'ex capo dell'ICE Tom Homan. [*25] Non si tratta solo degli sforzi per la “reindustrializzazione” degli Stati Uniti, promossi dallo Stato, e delle partecipazioni statali, talvolta dirette a favore dei giganti economici in difficoltà, come Intel [*26]: la Casa Bianca sta anche assumendo il controllo politico su strumenti di regolamentazione che in precedenza funzionavano in modo deliberatamente neutrale. Oltre all'autorità di regolamentazione dei media FCC, che ora esercita pressioni politiche minacciando la revoca delle licenze, si tratta soprattutto della FTC, la Commissione federale per il commercio, i cui poteri di intervento e di vigilanza potrebbero essere strumentalizzati in futuro a fini di potere politico.[*27] La FTC, i cui compiti includono la protezione dei consumatori e della concorrenza - in particolare l'approvazione delle fusioni - veniva gestita in maniera apartitica. Trump, ha recentemente revocato la composizione apartitica della direzione dell'autorità, che aveva sempre visto la presenza di repubblicani e democratici, e l'ha sostituita con persone di sua fiducia. Ora, la Casa Bianca può intervenire direttamente nei processi di concentrazione di capitale negli Stati Uniti, e il che spiega le molte generose donazioni da parte dei titani dell'economia statunitense ai ridicoli progetti di costruzione di Trump, che scivolano in quello che ha il sapore di uno stile dolciario neo-stalinista, [*28] così come spiega i generosi accordi in tutte le cause legali del presidente degli Stati Uniti contro la CBS o Google. Per il successo economico negli Stati Uniti è ormai essenziale avere un buon filo diretto con la Casa Bianca, che vale milioni o miliardi di dollari, e il che non a caso ricorda le strutture di potere oligarchiche che prevalgono in Russia o in Cina. A ciò si aggiunge la corruzione diretta, nella quale i membri del clan Trump – fedeli al motto autoritario "Lo Stato, sono io" – espandono il proprio potere economico e politico, ricorrendo ai miliardi dei dispotismi a loro alleati nel Golfo. Electronic Arts, uno dei più grandi e controversi produttori di giochi al mondo, è ora stata rilevata da un conglomerato di fondi di investimento, in cui sono coinvolti il regime saudita e il genero di Trump, Jared Kushner. [*29] Affari, geopolitica e divulgazione dell'ideologia fascista - verso la quale la tossica cultura dei videogiochi è particolarmente ricettiva - convergono in accordi di questo tipo.
Fascismo o galera
La corruzione evidente, che assume persino forme monetarie sotto forma di una valuta meme Trump, [*30] una rottamazione autoritaria pubblicamente propagandata sui resti della democrazia tardo-capitalista: l'alleanza racket Trump dentro e fuori le spoglie della Casa Bianca ha definitivamente superato il Rubicone in direzione del fascismo, non si può più tornare indietro. Questo significa che i detentori del potere a Washington non possono più permettersi di perdere le prossime elezioni, se non vogliono rischiare di finire semplicemente in galera (solo Trump gode di ampia immunità grazie alla Corte costituzionale statunitense, dominata dalla destra). Da un lato, si stanno intensificando gli sforzi già in atto per manipolare i risultati elettorali, che si traducono nella ridefinizione dei collegi elettorali in base alle maggioranze repubblicane. Con il sostegno giuridico della Corte costituzionale reazionaria [*31], questa ristrutturazione, che avviene soprattutto negli Stati repubblicani, e che prevede la frammentazione dei collegi elettorali democratici e la loro integrazione in quelli repubblicani, porterà i democratici a dover vincere con “due o tre punti percentuali” (New York Times) [*32] affinché possano effettivamente riconquistare la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti. In un certo senso, vediamo attualmente in corso quella che è una corsa autoritaria contro il tempo, dapprima fino alle elezioni di medio termine del 2026, con Trump che vuole tenere aperte tutte le opzioni, nel caso il cosiddetto "gerrymandering" [*33] non dovrebbe bastare per mantenere la maggioranza repubblicana a Washington. Gli annunci pubblici del dispiegamento dell'esercito a livello nazionale, che Trump ha imposto alla leadership militare riunita in Virginia, [*34] gli attacchi provocatori da parte di milizie ICE, in gran parte di estrema destra, [*35] nei distretti dei migranti, il dispiegamento legalmente controverso e contestato della Guardia Nazionale nelle città democratiche: questa militarizzazione e radicalizzazione della politica interna prepara il terreno per distorcere o addirittura impedire lo svolgimento di libere elezioni nel 2026. La crisi, l'escalation, deve essere provocata, se necessario, in modo da impedire con la forza una perdita di potere nel corso delle elezioni, nel caso in cui le maggioranze di destra non dovessero concretizzarsi a causa del rapido deterioramento della situazione sociale della maggioranza della popolazione. Ancora una volta, lo stato di emergenza farebbe da levatrice al fascismo, come si può vedere negli attacchi della Casa Bianca a città democratiche come Chicago [*36] o Portland [*37]: i discorsi di Trump su una guerra civile, in cui parla di "città in fiamme"; queste sono, da un lato, le solite fantasie di terrore proiettivo dell'estrema destra, dove la volontà di mantenere il capitale nel terrore si riflette anche nella sua crisi esistenziale. Se necessario, una crisi, o dei conflitti, verranno provocati con la forza al fine di trasformare in realtà le apparenti illusioni. Oltre all'escalation contro il "nemico interno", c'è anche il collaudato metodo imperialista dell'escalation militare esterna, che Trump sta perseguendo come parte della sua strategia pan-americana di dominio contro il Venezuela. Anche qui, il fascismo porta all'estremo i metodi imperialisti della crisi, opera consapevolmente e apertamente in un vuoto giuridico, dove egli fa a malapena uno sforzo per mascherare i suoi obiettivi imperialisti, nel vuoto discorso della democrazia e dei diritti umani, mentre propaga consapevolmente la brutalità e la disumanizzazione. [*38] Ma l'ideologia fascista, così come personificata da Trump, con le sue bizzarre teorie del complotto, contiene anche parti di realtà distorta. I discorsi su uno stato di guerra e di caos nelle città americane, causato dagli Antifa e dai migranti, riflettono il processo di crisi a cui il fascismo fornisce la sua risposta terroristica sistemica. La miseria, l'emarginazione legata alla crisi, producono la violenza corrispondente, la formazione del racket nelle baraccopoli, la quale dà origine anche a una guerra civile anomica di bassa intensità negli Stati Uniti. I fine settimana a Chicago sono micidiali, [*39] molti quartieri poveri ricordano il Terzo Mondo. Ed è questa effettiva erosione sociale a essere reificata e personificata dall'ideologia fascista in quelle che sono le sue immagini nemiche (migranti, persone di sinistra, liberali, ecc.). Il processo di crisi socio-ecologica in cui si trova il capitalismo, spiega il fenomeno Trump: è già scritto sui ridicoli cappellini rossi di questo movimento fascista, che vuole solo rendere di nuovo grande l'America perché, dopo decenni di deindustrializzazione e disgregazione sociale, da 40 anni non è più grande. Il fascismo è essenzialmente la forma di crisi terroristica del governo fascista, motivo per cui il termine fascismo riflette adeguatamente il carattere del movimento MAGA. Non si tratta di una semplice oligarchia, né di un nuovo bonapartismo o qualcosa di simile: la crisi sistemica in cui versa il capitale sta dando slancio al fascismo come estremismo di centro nel XXI secolo, proprio come accadde negli anni '30 del XX secolo dopo il crollo del 1929. E anche il discorso di Trump sulla guerra civile, è più di una semplice proiezione fascista: esso riflette l'inevitabile lotta per la trasformazione, nella quale il sistema mondiale tardo-capitalista entra nella sua agonia. Non si può tornare alla democrazia borghese, allo stato sociale o assistenziale, allo stato costituzionale, alla globalizzazione o alla "società aperta" liberale, perché il processo di crisi è irreversibile. C'è solo l'opzione della lotta per la trasformazione emancipatoria, per ciò che verrà dopo il crollo del dominio senza soggetti del capitale.
- Tomasz Konicz - Pubblicato il 1° Novembre 2025 su Tomasz’s Newsletter -
*** NOTA: Il lavoro giornalistico di Tomasz Konicz è finanziato in gran parte grazie a donazioni. Se vi piacciono i suoi testi, siete invitati a contribuire - sia tramite Patreon che con un bonifico bancario diretto, dopo una richiesta via e-mail: https://www.patreon.com/user?u=57464083
NOTE:
1 https://www.huffpost.com/entry/donald-trump-vow-killing-people_n_68fb2fcbe4b0bc7dc61f89e9
3 https://www.konicz.info/2017/08/16/donald-trump-rastet-aus/
4 https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2025/06/toxic-empathy-weakness/683355/
6 https://francosenia.blogspot.com/2025/02/il-mein-kampf-per-lo-stato-profondo.html
8 https://newrepublic.com/article/199373/stephen-miller-erupts-manic-fascist-rant-and-reveals-big-weakness https://www.commoncause.org/articles/top-5-most-awful-things-you-need-to-know-about-stephen-miller/
10 https://edition.cnn.com/2025/10/03/us/chicago-apartment-ice-raid
11 https://www.konicz.info/2021/12/25/amerikas-justizkrieg/
15 https://www.konicz.info/2013/01/19/die-erste-macht-im-staate/
16 https://uslive.com/larry-ellison-media-takeover/
17 https://www.npr.org/2025/09/12/nx-s1-5537152/cbs-news-ellison-steps-appease-trump
18 https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2025/jul/18/stephen-colbert-late-show-celebrities-react
19 https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/feb/26/jeff-bezos-washington-post-opinion
21 https://www.foxnews.com/politics/sanders-praises-trump-slams-biden-border-you've-got-have-borders-period https://www.theguardian.com/us-news/2025/mar/24/bernie-sanders-trump-biden-immigration
28 https://www.bbc.com/news/articles/cy7e8lv176go
30 https://www.bbc.com/news/articles/ckgjgyyqgvyo
31 https://www.nytimes.com/2025/10/15/upshot/supreme-court-voting-rights-gerrymander.html
32 https://www.nytimes.com/2025/08/31/upshot/redistricting-analysis-2026-midterms.html
33 https://de.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering
34 https://abcnews.go.com/Politics/trump-directs-generals-defend-us-war/story?id=126087035
35 https://www.youtube.com/watch?v=mal4YSFXvCA
36 https://time.com/7324132/trump-pritzker-johnson-chicago-jail/
37 https://www.politifact.com/factchecks/2025/oct/07/donald-trump/Portland-ICE-arrest-burning-ground/
38 https://www.yahoo.com/news/articles/trump-says-going-continue-killing-031410977.html
40 https://www.konicz.info/2025/06/01/jd-vance-verstehen/
41 https://www.konicz.info/2022/10/12/emanzipation-in-der-krise/
42 https://www.konicz.info/2025/06/01/den-transformationskampf-aufnehmen/