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domenica 2 novembre 2025

Contro il Divieto di Pensare !!

Adorno, una critica a "l'impegno" di Sartre

Theodor W Adorno disapprovava quella concezione dell'impegno che - secondo Sartre - metteva il pensiero e l'arte al servizio della diffusione di un messaggio politico.
Dopo la seconda guerra mondiale, Jean-Paul Sartre (1905-1980) si affermò come figura intellettuale di rilievo, irradiandosi ben oltre la Francia, e arrivando a toccare una gioventù che voleva aprire a un mondo nuovo, e forse lontano dai compromessi politici di alcuni dei loro genitori. Ed egli aveva affermato con forza che l'impegno, la capacità di scegliere da che parte stare - anche nell'arte -  era decisiva. D'altra parte, invece,Teodoro Adorno (1903-1969), disapprova la concezione che Sartre ha dell'impegno, e si identifica invece in una forma di impegno in quello che egli chiama "critica"; un approccio che non sia subordinato alle esigenze dell'azione pratica. L'aura di Sartre, era talmente grande che, nel 1962, il filosofo tedesco Theodor Adorno scrisse un testo critico intitolato "Impegno". In esso, Adorno difendeva le opere d'arte cosiddette "autonome", difficili da classificare troppo in fretta e che danno spunti di riflessione, rifiutando ingiunzioni all'azione che a volte, egli sostiene, "vietano di pensare". In particolare, egli dichiara che: «Lo scrittore è soggetto a un obbligo che è quello della cosa, e non quello della scelta», vale a dire, quello delle dolorose contraddizioni della realtà e del desiderio di aprire un percorso utopico al suo interno, lontano dalle facilitazioni che i grandi discorsi sull'impegno presuppongono. Solo così, secondo Adorno, si può creare un'arte veramente critica. In che modo la "critica" può essere considerata una forma di impegno? E più precisamente, in che modo, nell'opera di Adorno, è la questione della forma a essere coinvolta? Questo problema, lo ritroviamo in due suoi importanti testi: "Resignation" (1968) e "Commitment" (1962). In Resignation, Adorno si oppone a un approccio che consisterebbe nell'affidarsi a una totalità che sarebbe legata - in altre parole -  a una teoria globale, la quale dovrebbe essere essa a guidare la pratica. Allo stesso modo, in "Engagement", egli critica proprio l'opera d'arte che si mette al servizio di un messaggio, e che quindi cede a una totalità inesauribile. In entrambi i casi, il pericolo sarebbe quello di cadere in una chiusura, e a seconda dei casi la posta in gioco è ben diversa.
In proposito, Michèle Cohen-Halimi evoca il viaggio di Adorno verso l'esilio negli Stati Uniti, durante la Seconda Guerra Mondiale, avvenuto piuttosto tardi, nel 1937-38, e che lo porta in California. Laggiù conduce un lavoro collettivo molto importante sui pregiudizi antisemiti e razzisti, che lo porta a mobilitare un intero gruppo di ricercatori, sociologi, filosofi, economisti, psicologi, i quali studiano e interrogano quasi 2000 cittadini americani. Egli cerca di definire quale possa essere il potenziale fascista; vale a dire, come, in sostanza, l'ideologia fascista possa venir resa accettabile. Tornò in Germania nell'ottobre del 1949; un ritorno che non era affatto scontato, dice. Aveva la nazionalità americana, c'è anche da dire che gli ci è voluto molto tempo per ottenere un posto di insegnante, «e per molto tempo, di fronte alla possibilità di un'ondata neofascista in Germania, aveva pensato di ripiegare sulla Francia.». Gli ci volle molto per ottenere una cattedra, tanto che alcuni suoi colleghi dissero che «gli era stata concessa dietro compenso, e non per le sue qualità scientifiche». La solitudine di Adorno è immensa. Gilles Moutot ricorda che, con il suo insegnamento, alla fine degli anni '60 Adorno aveva lasciato il segno negli studenti, e nel 1968-69 era molto attento al movimento e alle proteste studentesche, e venne criticato da un certo numero di loro per il suo "radicalismo insufficiente": i suoi studenti lo rimproveravano di non essere abbastanza radicale e di non sostenere - come diceva all'inizio del testo "Resignation" - quelle che riteneva esse "azioni spettacolari e violente". "Resignation", è infatti  un testo del 1968. In fondo, il rimprovero a cui si è esposto è quello secondo cui si ritiene che egli non voglia trarre le conclusioni pratiche da quella teoria critica della società che egli incarna.

Références sonores
Archive. Jean-Paul Sartre, “Conférence sur l’écrivain” à la Sorbonne, le 30 novembre 1946
Texte. Jean-Paul Sartre, Qu’est-ce que la littérature ?  (1948)
Texte. Theodor W. Adorno, “Engagement” (1962), dans Notes sur la littérature, trad. par Sybille Muller, Flammarion, 1984, p. 291.
Extrait de l’Acte Ier de la pièce En attendant Godot (écrite en 1948 et publiée en 1952) de Samuel Beckett, mise en scène de Roger Blin, le 25 février 1979. Avec Jean-Paul Roussillon dans le rôle d’Estragon et Michel Aumont dans le rôle de Vladimir.
Extrait du 5ème tableau de la pièce Les Mains sales (1948) de Jean-Paul Sartre pour la Chaîne Nationale, le 16 décembre 1951. Avec André Luguet dans le rôle de Hoederer et Michel Vitold dans le rôle de Hugo.
Texte. Theodor W. Adorno, “Résignation” (1968), trad. par Nicole Gabriel, Antonia Birnbaum et Michel Métayer, dans la revue Tumultes, n° 17/18, 2002. Initialement prononcé par Adorno à l’occasion d’une allocution radiophonique en 1968.
Chanson. “I want to sit where Sartre sat” de Paul James Frantz (2009).

fonte: radiofrance

sabato 1 novembre 2025

La Reindustrializzazione della “Racket Alliance” !!!

Horst Wessel reinventato
- Osservazioni sul passaggio degli Stati Uniti alla fascistizzazione aperta -
di Tomasz Konicz
  [***]

«Stiamo andando a ucciderli. Praticamente, saranno morti.» (Donald Trump) [*1]

  L'assassinio del fascista Charlie Kirk – è questo il modo corretto di definirlo – avvenuto nel settembre 2025, segna un punto di svolta nel processo di fascistizzazione degli Stati Uniti, nel quale gli sforzi per stabilire un'egemonia del discorso di destra sono stati sostituiti da una repressione aperta. I discorsi che fa la destra, sulla libertà di espressione, che per anni hanno legittimato la disinibizione e l'imbarbarimento del discorso pubblico, stanno ora cedendo il passo alla tendenza a sopprimere apertamente tutte le opinioni dissidenti. L'amministrazione Trump, non solo vuole mettere a tacere le singole voci critiche, ma intende arrivare a controllare i mass media, che ora vanno messi in riga, così come devono essere attuati quegli attacchi - che ben presto avranno inizio -  ai movimenti e alle organizzazioni sia di sinistra che liberali che presto inizieranno. La repressione imminente, prende le mosse dalla lotta egemonica condotta con successo dalla destra in questi ultimi anni. La solidità dell'egemonia della destra è evidente già solo per il fatto che il fascista Kirk – che tra l'altro, letteralmente, rimpiangeva la schiavitù negli Stati Uniti [*2] – viene ormai definito dai media mainstream come se fosse stato un “attivista conservatore”. Gli omicidi, ormai dimenticati, dei deputati democratici del Minnesota, uccisi da un fanatico antiabortista di destra, si contrappongono al lutto nazionale decretato per il fascista Kirk. Per non parlare delle reazioni di Trump all'omicidio dell'antifascista Heather Heyer durante la sua prima presidenza nell'estate del 2017, sfociate in degli sprezzanti commenti presidenziali e in accuse indirette [*3], mentre ora si sta invece instaurando un sistema di delazione, che di fatto impone divieti di lavoro a tutti coloro che non vogliono mostrare simpatia per questo uomo di destra, il quale per tutta la propria vita, nella peggiore tradizione fascista, ha condannato, come opera del diavolo, ogni minimo sentimento di empatia. [*4] E, chiaramente va detto anche che lo scherno, l'esultanza, la gioia maligna con cui la sinistra radicale ha accompagnato l'omicidio di Kirk – ucciso in presenza dei suoi figli – è di per sé un segno del degrado pre-fascista. È riprovevole non solo per la semplice empatia umana, che non deve essere negata dal fascismo, ma anche per quelle che sono semplici considerazioni politiche: la destra statunitense sta costruendo un martire, un Horst Wessel, la cui morte violenta sarà il catalizzatore della fascistizzazione aperta degli Stati Uniti. Definendo il movimento di base decentralizzato “Antifa” come una “organizzazione terroristica”, il fascismo non solo vuole criminalizzare il movimento antifascista, ma crea anche delle opzioni di repressione, il più possibile vaghe, che possono colpire tutti i possibili gruppi e movimenti di opposizione. E tuttavia questa "Racket Alliance", che viene ancora abitualmente indicata come "l'amministrazione Trump", è ben consapevole delle proprie bugie e fantasie circa il presunto "terrorismo di sinistra", il quale dovrebbe tenere in una morsa gli Stati Uniti. Subito dopo l'attacco a Kirk, il Dipartimento di Giustizia ha rimosso dal suo sito web il suo studio sulla violenza estremista negli Stati Uniti [*5], secondo il quale, negli ultimi decenni, ben tre quarti di tutti gli atti politici di violenza erano attribuibili alla destra statunitense. Il dispiegamento della Guardia Nazionale nelle città controllate dai Democratici (Chicago, Portland), non ha alcun legame razionale con le proteste e con gli scontri localizzati nel corso dei quali le comunità di migranti disperati vengono provocate dalle molestie quotidiane messe in atto da parte delle squadre di cattura dell'ICE. Il giro di vite, viene accompagnato da delle purghe messe in atto nell'apparato statale, il quale è ormai saturo di estremisti di destra, o di opportunisti obbedienti a Trump. [*6] Nell'FBI, che è ora gestita dal clown del terrore di Trump, Kash Patel, nelle diverse ondate, sono stati licenziati [*7] gli investigatori che avevano indagato sul tentativo di colpo di Stato da parte di Trump del 2021. L'odiata autorità per l'immigrazione, ICE, che si sta trasformando in una milizia extra-legale, de facto legata al presidente, sotto la guida dell'estremista di destra Stephen Miller [*8], ha subito delle epurazioni simili, che hanno riguardato la sua leadership, nell'ottobre 2025, oltre a essere teatro di vaste nuove assunzioni [*9]. L'obiettivo, qui è quello di eliminare tutte le forze che si frappongono a un'escalation degli attacchi terroristici fascisti [*10] messi in atto nei quartieri, e sui settori della popolazione, dominati dai migranti e dai poveri. Il sistema giudiziario – che è stato a lungo dominato dalla destra americana [*11]– ora, sotto il procuratore generale Pam Bondi, funziona come strumento diretto del potere di Trump, volto a eliminare gli oppositori del presidente per mezzo di impeachment. Si tratta di una campagna di vendetta, che è caratteristica delle oligarchie autoritarie, nella quale la funzione dello Stato in quanto "capitalista collettivo ideale" viene sempre più erosa, nel mentre che degenera, in preda ai racket e alle reti oligarchiche che lo strumentalizzano per i loro interessi particolari. Anche l'esercito sta per essere allineato alla linea fascista dell'amministrazione Trump, la quale ora sta propagandando pubblicamente il suo intervento contro il cosiddetto “nemico interno[*12] . Le prime dimissioni di alti ufficiali militari sono già in corso, proprio in relazione all'azione illegale dell'esercito statunitense nella sua escalation contro il Venezuela.[*13]

Ampliamento della zona di repressione
In tal modo, la repressione si espande parallelamente al consolidamento del potere nell'apparato statale – prima sono stati i migranti e gli "illegali", ora tocca all'opposizione finire nel mirino – e non si tratta nemmeno esclusivamente della sinistra, ma anche semplicemente di quei movimenti, e gruppi liberali, non di destra, che ora sono sulla lista nera, persino insieme a quelle strutture conservatrici capitalistiche-democratiche, come la Fondazione Soros. Il ritorno del comico Jimmy Kimmel, che è stato licenziato dal gruppo Disney su istruzioni dell'amministrazione Trump, e che è tornato in onda dopo una campagna di boicottaggio, rappresenta una vittoria simbolica di Pirro. Il suo spettacolo non è importante, ha detto Kimmel al suo ritorno, il fattore decisivo è se la libertà di espressione durerà. E in un certo senso ha ragione. Ciò che è importante è il controllo sull'apparato mediatico e sull'industria culturale tardo-capitalista; e qui la trasformazione autoritaria sta avvenendo a una velocità vertiginosa. L'uomo di Trump a capo dell'autorità di regolamentazione dei media FCC, Brendan Carr, ha chiarito quali sono le nuove regole del gioco quando ha minacciato di revocare le licenze per le emittenti che trasmettono programmi critici nei confronti di Trump. Anche Trump è dello stesso parere, e vuole esplicitamente che la cronaca negativa sia punita con la revoca delle licenze dei media.[*14] Questa minaccia continuerà ad avere un suo effetto: le società dei media faranno attenzione a ridurre al minimo i comportamenti dannosi per le imprese, e tali comportamenti verranno sempre più associati alle critiche a Trump. I professionisti dei media, smetteranno semplicemente di comportarsi in modo dannoso per la loro carriera, cosa che porterà a estendere i soliti riflessi, fino all'autocensura – che uccide qualsiasi critica al sistema nel settore dei media – per tutto ciò che riguarda la persona del "presidente". La censura, prospera sulla minaccia ai membri della classe media, che hanno qualcosa da perdere, non sull'uso permanente di misure coercitive. Tuttavia, il fattore decisivo sono gli sconvolgimenti che l'industria culturale tardo-capitalista negli Stati Uniti sta affrontando. Sullo sfondo si profilano, sul mercato dei media statunitensi, giganteschi processi di concentrazione, che potrebbero consegnarlo quasi completamente al controllo della destra statunitense.Si sta delineando chiaramente una struttura oligarchica di proprietà e potere, simile a quella che conosciamo in Russia, Ucraina, Ungheria o nella Cina capitalista di Stato. L'impero di estrema destra, Fox News, del miliardario reazionario Rupert Murdoch [*15] potrebbe presto avere un concorrente nel miliardario tecnologico Larry Ellison, amico di Trump,[*16] il quale grazie ai suoi contatti diretti con la Casa Bianca ha ottime prospettive di ampliare il proprio conglomerato aziendale (che comprende CBS, Paramount e Skydance) con CNN, HBO/Warner Bros. e quote di TikTok. Ellison, sta già facendo spostare a destra l'emittente CBS [*17] e sta chiudendo il programma critico nei confronti di Trump, "The Late Show with Stephen Colbert" [*18], in modo non dissimile dai divieti ideologici (nessuna critica ai “mercati liberi”) che il proprietario del Washington Post (WP), Jeff Bezos, ha imposto al quotidiano di punta della stampa statunitense nel momento in cui Trump è salito al potere. [*19] Nel frattempo, il Washington Post, nei suoi commenti legittima i lavori di demolizione, di Trump, dell'ala est della Casa Bianca, finanziati tra l'altro da Amazon. [*20]

Capitalismo di Stato oligarchico?
Negli Stati Uniti, l'egemonia del discorso di destra è stata pertanto in gran parte completata, nel momento in cui le richieste centrali della destra – come quello di sigillare i movimenti dei rifugiati – sono diventate mainstream, vale a dire, una cosa condivisa anche da icone post-sinistra come Bernie Sanders. [*21] Da tempo ormai gran parte del dibattito politico negli Stati Uniti si svolge all'interno della destra sempre più frammentata; il che rende comprensibili le ipotesi secondo cui il fascista Charlie Kirk sarebbe stato assassinato dai concorrenti racket di estrema destra, apertamente antisemiti e fascisti [*22], come i Groypers [*23]. L'antisemitismo, in quanto manifestazione ideologica del feticismo sociale che si manifesta a causa della crisi, a partire da Israele fino al complesso di Epstein, nella destra americana costituisce tanto la linea di fronte ideologica decisiva , quanto il ponte trasversale verso la post-sinistra regressiva, personificata da figure come Marjorie Taylor Greene. [*24] In quelle che sono le fasi più manifeste di crisi, le tendenze verso il capitalismo di Stato prendono in genere il sopravvento, e questo perché lo Stato deve utilizzare le sue risorse e i suoi mezzi di potere al fine di sostenere e mantenere il vacillante processo di valorizzazione. Ciò accade indipendentemente dalla colorazione politica delle élite funzionali, e il che spiega, ad esempio, i parallelismi, nella politica economica degli anni '30, tra la Germania nazista e gli Stati Uniti di Roosevelt. Negli Stati Uniti, questa tendenza alla crisi sembra oggi aver luogo, nel 21° secolo, sotto forma di capitalismo di stato oligarchico. Quello che è in atto costituisce un intreccio tra oligarchia e Stato, dove i contatti personali, la fedeltà politica, le responsabilità politiche e le tangenti diventano decisive per poter stabilire il corso della politica economica. Quello che sta venendo sempre più alla ribalta, è lo Stato, ma allo stesso tempo questo Stato sta perdendo la sua funzione di "capitalista collettivo ideale" - quello che aveva come massima l'ottimizzazione del processo di valorizzazione a favore della società nel suo insieme, per mezzo della legislazione - diventando  invece ora sempre più preda di racket, cricche, ecc. La formazione autoritaria e l'erosione dello Stato, sono solo due facce della stessa medaglia. Il racket, protegge anche il suo popolo: dall'apparato statale, Trump non solo ha perseguitato i suoi oppositori personali, ma ha anche avuto un numero record di seguaci che sono stati graziati, e ha anche archiviato tutti i casi contro i suoi alleati corrotti, come l'ex capo dell'ICE Tom Homan. [*25] Non si tratta solo degli sforzi per la “reindustrializzazione” degli Stati Uniti, promossi dallo Stato, e delle partecipazioni statali, talvolta dirette a favore dei giganti economici in difficoltà, come Intel [*26]: la Casa Bianca sta anche assumendo il controllo politico su strumenti di regolamentazione che in precedenza funzionavano in modo deliberatamente neutrale. Oltre all'autorità di regolamentazione dei media FCC, che ora esercita pressioni politiche minacciando la revoca delle licenze, si tratta soprattutto della FTC, la Commissione federale per il commercio, i cui poteri di intervento e di vigilanza potrebbero essere strumentalizzati in futuro a fini di potere politico.[*27] La FTC, i cui compiti includono la protezione dei consumatori e della concorrenza - in particolare l'approvazione delle fusioni - veniva gestita in maniera apartitica. Trump, ha recentemente revocato la composizione apartitica della direzione dell'autorità, che aveva sempre visto la presenza di repubblicani e democratici, e l'ha sostituita con persone di sua fiducia. Ora, la Casa Bianca può intervenire direttamente nei processi di concentrazione di capitale negli Stati Uniti, e il che spiega le molte generose donazioni da parte dei titani dell'economia statunitense ai ridicoli progetti di costruzione di Trump, che scivolano in quello che ha il sapore di uno stile dolciario neo-stalinista, [*28] così come spiega i generosi accordi in tutte le cause legali del presidente degli Stati Uniti contro la CBS o Google. Per il successo economico negli Stati Uniti è ormai essenziale avere un buon filo diretto con la Casa Bianca, che vale milioni o miliardi di dollari, e il che non a caso ricorda le strutture di potere oligarchiche che prevalgono in Russia o in Cina. A ciò si aggiunge la corruzione diretta, nella quale i membri del clan Trump – fedeli al motto autoritario "Lo Stato, sono io" – espandono il proprio potere economico e politico, ricorrendo ai miliardi dei dispotismi a loro alleati nel Golfo. Electronic Arts, uno dei più grandi e controversi produttori di giochi al mondo, è ora stata rilevata da un conglomerato di fondi di investimento, in cui sono coinvolti il regime saudita e il genero di Trump, Jared Kushner. [*29] Affari, geopolitica e divulgazione dell'ideologia fascista - verso la quale la tossica cultura dei videogiochi è particolarmente ricettiva - convergono in accordi di questo tipo.

Fascismo o galera
La corruzione evidente, che assume persino forme monetarie sotto forma di una valuta meme Trump, [*30] una rottamazione autoritaria pubblicamente propagandata sui resti della democrazia tardo-capitalista: l'alleanza racket Trump dentro e fuori le spoglie della Casa Bianca ha definitivamente superato il Rubicone in direzione del fascismo, non si può più tornare indietro. Questo significa che i detentori del potere a Washington non possono più permettersi di perdere le prossime elezioni, se non vogliono rischiare di finire semplicemente in galera (solo Trump gode di ampia immunità grazie alla Corte costituzionale statunitense, dominata dalla destra). Da un lato, si stanno intensificando gli sforzi già in atto per manipolare i risultati elettorali, che si traducono nella ridefinizione dei collegi elettorali in base alle maggioranze repubblicane. Con il sostegno giuridico della Corte costituzionale reazionaria [*31], questa ristrutturazione, che avviene soprattutto negli Stati repubblicani, e che prevede la frammentazione dei collegi elettorali democratici e la loro integrazione in quelli repubblicani, porterà i democratici a dover vincere con “due o tre punti percentuali” (New York Times) [*32] affinché possano effettivamente riconquistare la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti. In un certo senso, vediamo attualmente in corso quella che è una corsa autoritaria contro il tempo, dapprima fino alle elezioni di medio termine del 2026, con Trump che vuole tenere aperte tutte le opzioni, nel caso il cosiddetto "gerrymandering" [*33] non dovrebbe bastare per mantenere la maggioranza repubblicana a Washington. Gli annunci pubblici del dispiegamento dell'esercito a livello nazionale, che Trump ha imposto alla leadership militare riunita in Virginia, [*34] gli attacchi provocatori da parte di milizie ICE, in gran parte di estrema destra, [*35] nei distretti dei migranti, il dispiegamento legalmente controverso e contestato della Guardia Nazionale nelle città democratiche:  questa militarizzazione e radicalizzazione della politica interna prepara il terreno per distorcere o addirittura impedire lo svolgimento di libere elezioni nel 2026. La crisi, l'escalation, deve essere provocata, se necessario, in modo da impedire con la forza una perdita di potere nel corso delle elezioni, nel caso in cui le maggioranze di destra non dovessero concretizzarsi a causa del rapido deterioramento della situazione sociale della maggioranza della popolazione. Ancora una volta, lo stato di emergenza farebbe da levatrice al fascismo, come si può vedere negli attacchi della Casa Bianca a città democratiche come Chicago [*36] o Portland [*37]: i discorsi di Trump su una guerra civile, in cui parla di "città in fiamme"; queste sono, da un lato, le solite fantasie di terrore proiettivo dell'estrema destra, dove la volontà di mantenere il capitale nel terrore si riflette anche nella sua crisi esistenziale. Se necessario, una crisi, o dei conflitti, verranno provocati con la forza al fine di trasformare in realtà le apparenti illusioni. Oltre all'escalation contro il "nemico interno", c'è anche il collaudato metodo imperialista dell'escalation militare esterna, che Trump sta perseguendo come parte della sua strategia pan-americana di dominio contro il Venezuela. Anche qui, il fascismo porta all'estremo i metodi imperialisti della crisi, opera consapevolmente e apertamente in un vuoto giuridico, dove egli fa a malapena uno sforzo per mascherare i suoi obiettivi imperialisti, nel vuoto discorso della democrazia e dei diritti umani, mentre propaga consapevolmente la brutalità e la disumanizzazione. [*38]  Ma l'ideologia fascista, così come personificata da Trump, con le sue bizzarre teorie del complotto, contiene anche parti di realtà distorta. I discorsi su uno stato di guerra e di caos nelle città americane, causato dagli Antifa e dai migranti, riflettono il processo di crisi a cui il fascismo fornisce la sua risposta terroristica sistemica. La miseria, l'emarginazione legata alla crisi, producono la violenza corrispondente, la formazione del racket nelle baraccopoli, la quale dà origine anche a una guerra civile anomica di bassa intensità negli Stati Uniti. I fine settimana a Chicago sono micidiali, [*39] molti quartieri poveri ricordano il Terzo Mondo. Ed è questa effettiva erosione sociale a essere reificata e personificata dall'ideologia fascista in quelle che sono le sue immagini nemiche (migranti, persone di sinistra, liberali, ecc.). Il processo di crisi socio-ecologica in cui si trova il capitalismo, spiega il fenomeno Trump: è già scritto sui ridicoli cappellini rossi di questo movimento fascista, che vuole solo rendere di nuovo grande l'America perché, dopo decenni di deindustrializzazione e disgregazione sociale, da 40 anni non è più grande. Il fascismo è essenzialmente la forma di crisi terroristica del governo fascista, motivo per cui il termine fascismo riflette adeguatamente il carattere del movimento MAGA. Non si tratta di una semplice oligarchia, né di un nuovo bonapartismo o qualcosa di simile: la crisi sistemica in cui versa il capitale sta dando slancio al fascismo come estremismo di centro nel XXI secolo, proprio come accadde negli anni '30 del XX secolo dopo il crollo del 1929. E anche il discorso di Trump sulla guerra civile, è più di una semplice proiezione fascista: esso riflette l'inevitabile lotta per la trasformazione, nella quale il sistema mondiale tardo-capitalista entra nella sua agonia. Non si può tornare alla democrazia borghese, allo stato sociale o assistenziale, allo stato costituzionale, alla globalizzazione o alla "società aperta" liberale, perché il processo di crisi è irreversibile. C'è solo l'opzione della lotta per la trasformazione emancipatoria, per ciò che verrà dopo il crollo del dominio senza soggetti del capitale.

- Tomasz Konicz - Pubblicato il 1° Novembre 2025 su Tomasz’s Newsletter -

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NOTE:

1 https://www.huffpost.com/entry/donald-trump-vow-killing-people_n_68fb2fcbe4b0bc7dc61f89e9

2 https://news.cbgist.com/did-you-know-charlie-kirk-once-said-black-people-were-better-off-in-slavery-and-subjugation/

3 https://www.konicz.info/2017/08/16/donald-trump-rastet-aus/

4 https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2025/06/toxic-empathy-weakness/683355/

5 https://eu.usatoday.com/story/news/politics/2025/09/17/doj-removes-study-on-far-right-attacks/86206037007/

6 https://francosenia.blogspot.com/2025/02/il-mein-kampf-per-lo-stato-profondo.html

7 https://eu.usatoday.com/story/news/politics/2025/08/07/fbi-ousts-leaders-who-investigated-trump/85564709007/

8 https://newrepublic.com/article/199373/stephen-miller-erupts-manic-fascist-rant-and-reveals-big-weakness https://www.commoncause.org/articles/top-5-most-awful-things-you-need-to-know-about-stephen-miller/

9 https://www.newsweek.com/ice-leadership-shakeup-as-trump-admin-pushes-to-ramp-up-deportations-10949028

10 https://edition.cnn.com/2025/10/03/us/chicago-apartment-ice-raid

11 https://www.konicz.info/2021/12/25/amerikas-justizkrieg/

12 https://www.npr.org/2025/10/01/nx-s1-5558336/trump-says-u-s-military-should-be-used-to-fight-the-enemy-within

13 https://www.msn.com/en-us/news/politics/top-admiral-s-retirement-sets-of-alarm-bells-over-caribbean-boat-strikes/ar-AA1OLpzL

14 https://www.npr.org/2025/09/19/nx-s1-5545845/trump-suggests-government-could-take-licenses-of-networks-that-are-critical-of-him

15 https://www.konicz.info/2013/01/19/die-erste-macht-im-staate/

16 https://uslive.com/larry-ellison-media-takeover/

17 https://www.npr.org/2025/09/12/nx-s1-5537152/cbs-news-ellison-steps-appease-trump

18 https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2025/jul/18/stephen-colbert-late-show-celebrities-react

19 https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/feb/26/jeff-bezos-washington-post-opinion

20 https://variety.com/2025/digital/news/jeff-bezos-washington-post-defends-trump-demolition-white-house-east-wing-ballroom-1236561444/

21 https://www.foxnews.com/politics/sanders-praises-trump-slams-biden-border-you've-got-have-borders-period https://www.theguardian.com/us-news/2025/mar/24/bernie-sanders-trump-biden-immigration

22 https://jewishpublicaffairs.org/homepage-news/the-jerusalem-post-a-neo-nazi-touts-his-movements-success-at-a-conservative-organization-gathering/

23 https://www.forbes.com/sites/tylerroush/2025/09/13/what-is-a-groyper-nick-fuentes-says-his-followers-framed-in-charlie-kirk-shooting/

24 https://nymag.com/intelligencer/article/marjorie-taylor-greene-qanon-wildfires-space-laser-rothschild-execute.html

25 https://www.reuters.com/world/us/trump-aide-homan-accepted-50000-bribery-sting-operation-sources-say-2025-09-21/

26 https://www.forbes.com/sites/michaelcannivet/2025/08/31/washington-just-bought-a-chunk-of-intel-but-you-cant-buy-innovation/

27 https://arstechnica.com/tech-policy/2025/04/trump-cements-control-of-federal-trade-commission-with-3-0-republican-advantage/?comments-page=1#comments

28 https://www.bbc.com/news/articles/cy7e8lv176go

29 https://eu.usatoday.com/story/tech/2025/09/29/ea-electronic-arts-aquired-jared-kushner-saudi-arabia/86417253007/

30 https://www.bbc.com/news/articles/ckgjgyyqgvyo

31 https://www.nytimes.com/2025/10/15/upshot/supreme-court-voting-rights-gerrymander.html

32 https://www.nytimes.com/2025/08/31/upshot/redistricting-analysis-2026-midterms.html

33 https://de.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering

34 https://abcnews.go.com/Politics/trump-directs-generals-defend-us-war/story?id=126087035

35  https://www.youtube.com/watch?v=mal4YSFXvCA

36 https://time.com/7324132/trump-pritzker-johnson-chicago-jail/

37 https://www.politifact.com/factchecks/2025/oct/07/donald-trump/Portland-ICE-arrest-burning-ground/

38 https://www.yahoo.com/news/articles/trump-says-going-continue-killing-031410977.html

39 https://abc7chicago.com/post/chicago-shootings-weekend-gun-violence-across-city-police-department/17767313/

40 https://www.konicz.info/2025/06/01/jd-vance-verstehen/

41 https://www.konicz.info/2022/10/12/emanzipation-in-der-krise/

42 https://www.konicz.info/2025/06/01/den-transformationskampf-aufnehmen/