«Chi non ha visto la strada all’alba tra due file di alberi, tutta fresca, tutta viva, non sa cosa sia la speranza. La speranza è una determinazione eroica dell’anima, e la sua forma più alta è la disperazione sormontata. Si pensa sia facile sperare. Ma spera solo chi ha avuto il coraggio di disperare delle illusioni e delle bugie in cui ha trovato una sicurezza che erroneamente prende per speranza. La speranza è un rischio da correre, anzi è il rischio di tutti i rischi. La speranza è la vittoria più grande e più difficile che un uomo possa ottenere sulla sua anima... La speranza può essere raggiunta solo attraverso la verità, a costo di grandi sforzi. Per incontrare la speranza, bisogna essere andati oltre la disperazione. Quando si va al termine della notte, si incontra un’altra alba.»
- GEORGES BERNANOS, "Conférence aux étudiants brésiliens", Rio de Janeiro -
«La postura decoloniale non è forse il culmine di un’alienazione che non vuole morire? Rifiutare di rompere con il paradigma del padrone e dello schiavo non significa forse perpetuarne la logica? Come uscirne, se non rivendicando “a qualunque costo” – ed Elgas usa questa espressione deliberatamente – la possibilità di essere liberi? Essendo sé stessi e l’altro, particolare e universale, in un unico movimento? Rifiutando il rifugio di incerte consolazioni per essere pienamente nel mondo senza negare i tempi e i luoghi da cui proveniamo? “O mio corpo, fai sempre di me un uomo che si interroga!”, scrive Fanon alla fine del suo capolavoro "Pelle nera, maschere bianche". A leggere il suo "I buoni risentimenti", appare chiaro che Elgas ha imparato la lezione.»
- Dalla Prefazione di Sophie Bessis a: Elgas* "I Buoni Risentimenti. Saggio sul Disagio Postcoloniale", Traduzione dal francese di Lorenzo Alunni. Edizioni E/O 2023 -
* El Hadj Souleymane Gassama, noto come Elgas, è giornalista, scrittore e dottore in sociologia. Nato a Saint-Louis, è cresciuto a Ziguinchor, in Senegal, e vive da oltre quindici anni in Francia. Le sue ricerche si concentrano in particolare sulle questioni di identità, demografia e democrazia nel continente africano e sulle sue relazioni con la Francia.
Nessun commento:
Posta un commento