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venerdì 8 novembre 2024

La Luna & i Sogni !!

Sempre nel frammento numero 106 del suo libro "Sulla certezza", in cui Wittgenstein presenta il breve racconto di un bambino che sente dire a un adulto di aver viaggiato sulla Luna, osserviamo quelli che sono altri due elementi degni di nota:

1) il bambino insiste e ribatte (a fronte dell'argomento che è impossibile raggiungere la Luna) che invece un modo per arrivarci potrebbe esserci; alla luce di questa obiezione, Wittgenstein rappresenta due possibilità perché ciò (il viaggio sulla Luna) avvenga: 2) l'esistenza di adulti appartenenti a una "tribù", la quale, tra le sue credenze, ha quella secondo cui ritiene che le persone vadano talvolta sulla Luna; aggiungendo però che ciò può avvenire solo nei loro sogni.

Quindi, nell'ipotetico colloquio con il bambino, Wittgenstein parla di "tribù" e di "sogni"; vale a dire, in un certo senso, si riferisce a esperienze "arcaiche" di comunità e natura e - in parallelo - dell'emergere dell'inconscio, insieme ai suoi processi e alle sue strategie. In tutto questo, è possibile scorgere anche uno sfondo costituito delle questioni che Wittgenstein ha sollevato in altri momenti: nel 1931, per esempio, Wittgenstein inizia a scrivere le sue "Osservazioni sul ramo d'oro di Frazer" (libro che uscirà solo dopo la sua morte, nel 1967); pochi anni dopo, nel 1938, a Cambridge, Wittgenstein istituisce, per un piccolo gruppo di studenti, un corso di estetica: in queste lezioni egli commenterà le sue letture di Freud, soprattutto quelle che attengono all'interpretazione dei sogni. Uno degli allievi di questo gruppetto, a Cambridge, era Rush Rhees: un amico di Wittgenstein che avrebbe poi organizzato, sulla base dei suoi appunti, il saggio "Conversazioni su Freud" (che troviamo nel libro che venne tratto, postumo, dagli appunti presi durante il corso del 1938). Ray Monk, biografo di Wittgenstein, a sua volta racconta che dopo un'operazione, nel 1942 (l'estrazione di un calcolo biliare: durante la quale, come conseguenza della diffidenza nei confronti dei medici inglesi, Wittgenstein non aveva voluto l'anestesia generale, e aveva seguito l'intera operazione utilizzando uno specchio), il filosofo si era recato a trovare l'amico a casa sua. E sebbene in questo periodo stesse lavorando sulla filosofia della matematica, le conversazioni di Wittgenstein con Rhees riguardano Freud e l'interpretazione dei sogni (allo stesso modo di Freud, Wittgenstein usava i sogni come materiale di discussione).

fonte: Um túnel no fim da luz

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