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martedì 20 marzo 2007

Non lo andate a raccontare a Cristoforo Colombo!



"Don't tell Columbus", è il nuovo disco di Graham Parker. E, con ogni probabilità, rischia di essere il disco dell'anno. Anche se l'anno è appena cominciato! Più "dylaniato" che mai, Graham Parker ha costruito un "concept disk", amaro e bellissimo, contro il suo paese adottivo. Dodici canzoni da non far sapere a Colombo, circa cosa sono diventati gli Stati Uniti d'America. I testi meritebbero, tutti, una traduzione. E, volendo, si può scaricare il pdf direttamente dal suo sito.
Il disco comincia con "I discovered America", e sembra di risentire il Bob Dylan dei tempi migliori, sorretto da una voce ed una vitalità che, forse, Dylan non ha più.
Intima e sofferta, "England's Lastest Clown", quasi un lamento del cantautore che, in fondo, non viene mai preso troppo sul serio. "Ambiguous" suona quasi come un rock'n'roll anni sessanta, con un "vogliamo tutto" tradotto in un "io voglio solo che il mio pane sia imburrato da entrambi i lati"!
"The other side of Reservoir" parla delle differenze di classe in America, e lo fa con una canzone vestita di una melodia bellissima e notturna, liquida nel suo incedere.
"Suspension Bridge" parla del lavoro, quello che schianta e uccide, quel lavoro che ha costruito l'America, ponti e grattacieli. Nativi americani e ispanici e immigrati. E la musica si muove fra il reggae e lo "spagnoleggiante", indugiando senza pudore ad un ritmo latino, con una chitarra spagnola in bell'evidenza.
"Love and Delusion" parte tirata e stringente, quasi a levarti il fiato, per poi soffermarsi a farti respirare in spazii più ampi, come fossero piazze, dopo le strade strette del rock'n'roll. Ma non bisogna scegliere, fra le strade e le piazze. Fra l'amore e la delusione.
E il rock continua, in "Total Eclipse of the Moon". Un rock'n'roll della più bell'acqua.
Poi, con "Stick to the Plan", arriva Katrina e New Orleans. Arriva al ritmo di un riff trascinante che non ti permette di lasciare fermi i piedi e la testa. A segnare il tempo. A cantare un atto d'accusa, contro la stupidità, e la grettezza di chi governa, che non ammette repliche.
Ed è poi una ballata folk, bella e struggente, "Somebody saved me". Ti prende per mano e ti da quasi l'illusione di poter volare. Per rimetterti con i pedi per terra e dire che "Non ho bisogno di pietà, non ho bisogno di compassione, non mi serve né la fede né il credo, non so che farmene di dio o di qualsiasi altra illusione, non sono morto e non sono stanco, ho solo bisogno di qualcuno che mi salvi, e mi riporti su questa terra".
"The hard side of the rain", incede al blues ed è un omaggio, un tributo, fin dal titolo, a Bob Dylan.
"Bullett of Redemption" apre ad un country rock malinconico, gentile ed insinuante. La voce sembra quasi accarezzare, mentre la chitarra incalza. Mentre canta. Canta anche la propria inutilità, Graham Parker, la propria incapacità da menestrello a fermare questa follia delle "pallottole di redenzione", che cresce tutt'intorno a noi.
"All being well" chiude il disco, con ironia. Lenta e ipnotica, quasi che la canzone voglia davvero convincere che sta andando tutto bene, mentre lo ripete. Quasi ossessivamente.
Non so, forse sarebbe bene, invece, che qualcuno glielo andasse a dire, a Colombo!

Pallottola di Redenzione
di Graham Parker

Quella pallottola di redenzione
Non mi ha colpito troppo bene
Altri vengono lasciati a sanguinare
Altre persone cadono
Quella piccola sfera di metallo
Continua a viaggiare, veloce e a lungo
Comincia ad avvitarsi nella camera di scoppio
E premere il grilletto di questa canzone
Lo sai, non potrà mai liberartene
Continuo a vederne tutto intorno
Non ne sparisce nessuna
Nemmeno quando si pianta nel terreno
Quella pallottola di redenzione
Non si estingue mai del tutto
Davvero, non funziona in quel modo
Se capisci quel che voglio dire
Sai che si muove ad una velocità tale
Più veloce del suono
Però come se fossero pallettoni
Si sparge e si allarga tutt'intorno
Possiamo seguire la sua traiettoria
Come una freccia avvelenata
Continua a viaggiare
Ed ora si è conficcata nel mio cuore
Spero così di riuscire a conoscerla meglio
Invece di sviarla
Vorrei poterle dire qualcosa
Ma non c'è niente che io possa dire
Quella pallottola di redenzione
Lo sai, ha mancato il bersaglio
Potrebbe uccidere una persona
Ma non può uccidere la sua anima
Perché quella è come un angelo
Che si libra nell'aria
Si posa sulla mia spalla
Con un suono sussurrante
Soppesa la mia coscienza
Come fosse un pezzo di piombo
Strappando via la mia corteccia
E parlando dentro la mia testa
Quella pallottola di redenzione
La puoi sentire rimbalzare
Perché non svanisce mai davvero
Continua solo a colpirmi.

2 commenti:

  1. BULLET OF REDEMPTION
    by Graham Parker

    THAT BULLET OF REDEMPTION
    DIDN'T STRIKE ME WELL
    OTHERS ARE LEFT BLEEDING
    OTHER PEOPLE FELL
    THAT LITTLE SPHERE OF METAL
    KEEPS BARRELING ALONG
    SPINNING ROUND THE CHAMBER
    AND TRIGGERING THIS SONG
    YOU KNOW IT NEVER QUITE GOT RID OF YOU
    I KEEP SEEING YOU AROUND
    NO ONE EVER DISAPPEARS
    NOT EVEN WHEN THEY'RE IN THE GROUND
    THAT BULLET OF REDEMPTION
    DIDN'T QUITE REDEEM
    IT DOESN'T REALLY WORK THAT WAY
    IF YOU KNOW WHAT I MEAN
    YOU KNOW IT MOVED AT SOME VELOCITY
    FASTER THAN THE SPEED OF SOUND
    BUT JUST LIKE BUCKSHOT
    IT SCATTERED ALL AROUND
    WE HAVE TO FOLLOW ITS TRAJECTORY
    LIKE A POISON DART
    AND IT NEVER STOPS MOVING
    AND NOW IT'S STUCK INSIDE MY HEART
    WELL I WISH I'D KNOWN BETTER
    INSTEAD OF TURNING YOU AWAY
    I WISH I’D SAID SOMETHING
    BUT THERE WAS NOTHING I COULD SAY
    THAT BULLET OF REDEMPTION
    YOU KNOW IT MISSED THE MARK
    IT MIGHT KILL A PERSON
    BUT IT CAN'T KILL THEIR SPARK
    COS THAT'S LIKE AN ANGEL
    HOVERING AROUND
    HANGING ON MY SHOULDER
    WITH A WHISPERING SOUND
    WEIGHING DOWN MY CONSCIENCE
    LIKE A PIECE OF LEAD
    RIPPING THROUGH MY CORTEX
    AND TALKING IN MY HEAD
    THAT BULLET OF REDEMPTION
    WELL YOU CAN HEAR THE RICOCHET
    COS IT NEVER REALLY VANISHES
    JUST KEEPS BLOWIN' ME AWAY

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  2. Grazie ancora per l'aiuto col pdf. Ho fatto la pagina su "Stick to the plan":
    http://www.prato.linux.it/~lmasetti/canzonicontrolaguerra/canzone.php?lang=it&id=5665

    c'è una traduzione e c'è un commento introduttivo. Se magari avrai qualcosa da dire (sulla canzone in sé, sul commento, sulla traduzione, sulle note, su ogni cosa)...sarà tutto inserito (tranquillo, non è una minaccia e non sarà "usato contro di te" :-PPPP)

    Un abbraccione, Ric

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