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mercoledì 23 gennaio 2013

Dumas era negro!

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Si trova in territorio ostile, il dottor King Schultz. Si trova nella tenuta governata con pugno di ferro, dal proprietario della piantagione e degli schiavi. Eppure, nonostante sia stato "smascherato" e si ritrovi controllato da diversi sicari armati, nonostante tutto riesce a prendere il controllo della conversazione. E' la sua arte, come ha saputo dimostrare fin dall'inizio del film. Del resto, è un dentista, e la specialità di ogni dentista è quella di farti stare zitto!!!
Rimirando la libreria, sposta il discorso su Dumas, e sorridendo, ironicamente informa Candie che Dumas era ... nero. Lo schiavista non riesce a trovare un'obiezione, a questa informazione circa il preteso colore della pelle dell'autore del Conte di Montecristo; rimugina. Solo quando Schultz gli girerà le spalle, dopo avergli spiegato che non può dirgli auf wiedersehen, ma solo addio, dal momento che non ha più intenzione di rivederlo; solo allora, pretenderà una stretta di mano, a sugello del contratto firmato. Ma Schultz non può stringergli la mano, è impossibile per lui compiere quell'atto non verbale che sarebbe ben più che una riconciliazione. Ecco che viene meno l'eloquenza, ma anche lo scherno, lo stesso che ci ha mostrato i razzisti del ku klux klan in  preda ai loro problemi con i buchi per gli occhi dei cappucci; la faccenda, ora, si fa seria. E' il momento della verità, non c'è spazio per nient'altro. E la verità è semplice. Ci sono conflitti che non possono avere una soluzione pacifica, e che se devono comportare la rovina comune, allora vuol dire che così dev'essere.

Django_unchained_trailer

1 commento:

  1. Pimmìa, quistioni impropponibbili è.
    Anco Puskin, discennìa du negru du zar, eppuri patri a la moderna literatura russa è... I senza conflittu, solu pì maestrìa. Chi poi no fituso e cornutu ci sparò, chistu fatto po' binissimo rientrari in ta lotta e classi...

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