"Delle innumerevoli storie meravigliose che il Moro mi raccontava, la più meravigliosa, quella che amavo più di tutte era la storia di Hans Röckle. Durò per dei mesi, era come se fosse un'intera serie di storie. Hans Röckle era un mago stile Hoffman e aveva una bottega che vendeva giocattoli, e molti debiti. La sua bottega era piena delle cose più meravigliose: uomini e donne di legno, giganti e nani, re e regine, mastri e garzoni, animali e uccelli numerosi come nell'Arca di Noè, tavoli e sedie, carrozze, e scatole di tutte le forme e dimensioni. Ma benché fosse un mago, Hans non riusciva a saldare i suoi debiti, fosserol col diavolo o con il macellaio, e così, molto a malincuore, era sempre obbligato a vendere i suoi giocattoli al diavolo. Ma dopo molte e molte meravigliose avventure e peripezie, quelle cose tornavano sempre nella bottega di Hans Röckle."
- Eleanor Marx, a proposito delle storie della buonanotte di suo padre Karl -
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